Una serie di appuntamenti diffusi negli spazi, dilatati nel tempo, espansi tra i linguaggi delle arti performative contemporanee, per celebrare 43 anni di attivitĂ in prima linea, al di qua e al di lĂ del palco, della scena: Centrale Fies apre al pubblico con una programmazione scandita in tre momenti, dal 26 maggio al 3 luglio, contraddistinti dalle linee di ricerca messe in pratica durante lâanno: âUn Weekend Cannibale da sognoâ (27 â 29 maggio), âapap-Feminist Futuresâ (17 â 19 giugno), âLive Works Summitâ (1 â 3 luglio).
Tutto iniziĂČ nel 1999, su impulso di Barbara Boninsegna e Dino Sommadossi che, insieme alla Cooperativa il Gaviale, ripresero lâesperienza del festival drodesera, nato nel 1981. GiĂ importante testimonianza di archeologia industriale del Trentino, negli anni Centrale Fies Ăš diventata, di fatto, una vera e propria impresa culturale, la cui attivitĂ Ăš connotata da un modello di sostenibilitĂ ibrido, cui concorrono contributi pubblici e privati.
«In questi anni, Centrale Fies sceglie di farsi strumento culturale e politico dando visibilitĂ e voce non solo allâatto finale che si porta in scena, ma anche al costante e quotidiano lavoro di chi opera nellâarte, in rete insieme a festival, teatri e centri di produzione in Italia», racconta il Direttore Dino Sommadossi. «Oltre agli spettacoli e alle performance Centrale Fies sceglie di aprire al pubblico studio visit, scuole libere per la formazione informale e momenti di confronto e dialogo diretto con gli artisti e le artiste, creando una programmazione diffusa. Una nuova programmazione diffusa che da due anni rilancia, anche nellâimmaginario collettivo, una realtĂ -quella di Centrale Fies â che da anni produce performance, spettacoli e mostre, oltre a simposi sulle politiche culturali, laboratori per bambini e per ragazzi under 35, momenti continui di studio e formazione per artisti e artiste, curatori, ricercatrici allâinterno di un panorama nazionale e internazionale complesso e articolato».
A sviluppare il calendario delle attivitĂ di Centrale Fies aperte al pubblico, un board composto da curatori e curatrici, sociologhe, artisti e ricercatrici formato da Barbara Boninsegna, Simone Frangi, Claudia DâAlonzo, Filippo Andreatta, Mackda Ghebremariam Tesfauâ, Denis Isaia, Justin Randolph Thompson con la curatela esecutiva di Maria Chemello. Questâanno la programmazione diffusa vede la presenza di Francesca Pennini e CollettivO CineticO a curare il progetto speciale di maggio.
«Lâidea della curatela condivisa in linea con la filosofia e le pratiche di ricerca di altri centri internazionali, arriva in anni dove si sperimentano anche modalitĂ di co-direzione e co-curatela, potenziando il lavoro comune e le competenze di ognuno, e dando la possibilitĂ a un centro come Fies di esplorare le tematiche e le discipline piĂč urgenti del contemporaneo attraverso piĂč sguardi che puntano in direzioni molto diverse. La programmazione di questâanno ne Ăš la riprova», ha commentato Barbara Boninsegna, Direttrice artistica, curatrice e co-founder di Centrale Fies.
Ad aprire la programmazione, giovedĂŹ, 26 maggio, cn âKASâ, collettiva di natura performativa con Mohamed Abdelkarim, Simon Asencio, Miriam Cahn, Giulia Damiani & Le Nemesiache, Alessandra Ferrini, Belinda Kazeem-KamiĆski, Vanja SmiljaniÄ, a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna. La mostra costituisce il terzo episodio di âTrilogia anti-modernaâ, ciclo di esposizioni che Centrale Fies ha dedicato alla relazione tra gli oggetti e le loro attivazioni.
Dopo la mostra collettiva âStoria Notturnaâ (2020) e la bi-personale di Josefa Ntjam e Joar Nango (2021), âKASâ riflette sulla funzione delle cittĂ mitologiche e delle urbanitĂ immaginarie come processi fondativi delle comunitĂ , a partire da una leggenda territoriale che narra di unâantica cittĂ sepolta sotto Fies. Come le altre due mostre della trilogia, KAS sarĂ visitabile nella forma exhibit dal 26 maggio al 3 luglio, e accompagnata da un ciclo di performance live in occasione di Live Works Summit 2022, in un formato speciale che mira a un dialogo ancora piĂč intenso e diretto col pubblico.
Si prosegue il 27-28-29 maggio con âUn Weekend Cannibale da sognoâ, curato da Barbara Boninsegna con Francesca Pennini e CollettivO CineticO. Una tre giorni che si ramifica a partire dal âManifesto Cannibaleâ di CollettivO CineticO, un focus sulla compagnia che diventa esercizio di evasione in ambiti altri come foraging e yoga fino alle gare di resistenza, in un invito allâesperienza diretta, alla complicitĂ , al gioco, alla condivisione come paradigma fondamentale della relazione con spettatrici e spettatori. Ospiti del weekend saranno, con le loro opere, Alessandro Sciarroni, 19â 40ââ, SINTETICO (Marco Calzolari), Danilo Correale, Binta Diaw, e il filosofo Paolo Pecere.
Dal 17 al 19 giugno, Centrale Fies riporta nei suoi spazi la rete europea di apap â Â Feminist Futures. Progetto ispirato ai concetti di femminismo intersezionale, apap immagina futuri ripensando i corpi, che siano animali, vegetali ma anche meno âimmediatiâ, come lâaria, lâacqua o la terra stessa. Curato da Barbara Boninsegna con Filippo Andreatta, artista e curatore, il programma include unâampia selezione di performance e installazioni ma anche dibattiti e incontri tenuti da artiste e artisti internazionali prodotti e sostenuti dalla rete apap ma non solo: Chiara Bersani, buren, Silvia Calderoni/Ilenia Caleo, Naomi Velissariou, Muna Mussie, Selma Selman, BABA ELECTRONICA. Durante le tre giorni, legata alla visione della programmazione performativa e da questâanno aperta al pubblico, avrĂ luogo la Feminist Futures School, condotta da ricercatrici ambientali, sociologhe del lavoro, artiste e artisti, tra cui Angela YT Chan, Florinda Saieva / Farm Cultural Park, Muna Mussie, Harun Morrison e OHT.
Dallâ1 al 3 luglio per LIVE WORKS SUMMIT 2022, a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi, si incontreranno gli alumni della scorsa edizione con i nuovi otto selezionati tramite la call internazionale di questâanno. I nuovi fellows inizieranno un periodo di residenza collettiva e di free school â aperta a chiunque voglia parteciparvi previa iscrizione â focalizzato sulla ricerca e lo studio, condotto dal team curatoriale insieme a Gaia Giuliani, ricercatrice, docente associata in Filosofia Politica, Patricia MacCormack, filosofa, scrittrice e curatrice, Valentina Desideri, artista e curatrice, attualmente PhD al Social Justice Institute presso University of British Columbia, Vancouver, e Denise Ferreira da Silva, filosofa, scrittrice e filmmaker.
In occasione del summit sarà possibile assistere alle performance degli alumni di LIVE WORKS 2021: Sergi Casero, Gabbi Cattani, Selin Davasse, Joannie BaumgÀrtner, Ivan Cheng, Ada M. Patterson & Clementine Edwards, Silvia Rosi. Ad accompagnarli quattro special guest, Philippe Quesne, Omar Souleyman, Giulia Crispiani, Alok Vaid-Menon.
Dallo scorso anno, allâinterno di LIVE WORKS free school of performance, Centrale Fies ha messo a punto una affirmative action con la collaborazione di Razzismo Brutta Storia e BHMF, che mira allâagevolazione dellâentrata nel mondo delle pratiche performative di artiste e artisti italiani razzializzati italiani, appartenenti a minoranze etniche o con background migratorio. La speciale fellowship titolata ad Agitu Ideo Gudeta Ăš a cura di Barbara Boninsegna, Simone Frangi, Mackda Ghebremariam Tesfauâ, Justin Randolph Thompson. Un modo per rendere piĂč fruibile lâaccesso alla formazione e al circuito dellâarte contemporanea a persone che per ragioni materiali e simboliche, ne sono strutturalmente escluse.
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