Esterno, la costa di Iwaki a Fukushima, giorno. Nell’immaginaria sceneggiatura di un video con una simile ambientazione, ci si aspetterebbe forse un prosieguo desolato e spettrale. Invece, il filmato che documenta “When the Sky Blooms with Sakura” – performance artistica realizzata proprio in quei luoghi da Cai Guo-Qiang su commissione di Anthony Vaccarello per la Maison Saint Laurent – è un’esplosione di energia creativa. In senso letterale: un grandioso spettacolo pirotecnico.
Cai Guo-Qiang non è ricorso ai consueti fuochi d’artificio in notturna, ma ai primi in diurna mai organizzati in Giappone. Ai bagliori che squarciano il buio per poi spegnersi di nuovo nell’oscurità, ha preferito sovrimpressioni di fumo colorato, stagliate contro il paesaggio naturale circostante, con valenze pittoriche. Sono state necessarie ben 40.000 detonazioni per realizzare la coreografia sincronizzata che è stata trasmessa in live streaming sul sito di Saint Laurent e su megaschermi nel cuore di New York, Londra, Shanghai e Tokyo. I toni sono stati quelli di una commemorazione simbolica di rara intensità emozionale, tanto potente quanto poetica, eterea, spirituale.
Infatti, l’iniziativa è stata concepita come uno struggente tributo alle vittime del terremoto che devastò l’area nel 2011. Articolata in scene complementari, la suggestiva coreografica pirotecnica ha dapprima evocato immensi crisantemi bianchi, poi onde nere associate allo tsunami, seguite da una monumentale lapide verticale in ricordo delle vite perdute, fino alla sorprendente sequenza conclusiva, in cui il cielo si è tinto di rosa. Una metafora visiva dello sbocciare dei fiori di ciliegio, che nella cultura giapponese assumono un significato di rinascita. Come ha dichiarato lo stesso artista, l’opera ha voluto trascendere la tragedia di un tempo per trasformarsi in una riflessione più ampia sull’attuale rapporto fra l’umanità e la natura, nonché sulla resilienza di fronte alle recenti avversità globali – in primis, la pandemia – e alle sfide ambientali, socioculturali ed economiche che tuttora minacciano il nostro destino, per veicolare però un messaggio positivo di speranza.
In Giappone “When the Sky Blooms with Sakura” ha lanciato l’exhibit personale di Cai Guo-Qiang “Ramble in the Cosmos – From Primeval Fireball Onward”, una retrospettiva immersiva che ripercorre la sua carriera artistica dagli anni ’80 in poi, organizzata dal National Art Center di Tokyo e da Saint Laurent. Benché nato in Cina nel 1957, Cai Guo-Qiang è molto legato al Paese del Sol Levante, dove ha trascorso nove anni prima di trasferirsi negli States nel 1995. Peraltro, l’uso della polvere da sparo è un suo peculiare stilema espressivo, che ha contribuito a renderlo noto in tutto il mondo. Fra le ispirazioni di Cai Guo-Qiang rientrano le antiche filosofie orientali, l’incontro con l’ignoto e i misteri dell’universo, le tensioni sociali contemporanee, così come le nuove tecnologie, inclusa l’intelligenza artificiale. Per una mitologia personale tanto originale quanto affascinante.
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