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Il prossimo 8 giugno, il RUFA Space, in via degli Ausoni 7, nel cuore del quartiere San Lorenzo, accoglierà la performance di Stefano Tenti. L’opera è costituita da un’installazione audiovisiva e un’azione. Due monitor attuano un gioco di rimando alla matrice concettuale racchiusa nel titolo dell’opera, tramite la definizione di un dialogo fra “risatine”.
La locuzione “HI HI”, divenuta ormai una risposta, un sigillo estetico-onomatopeico in ambito di comunicazione interpersonale e non – assimilabile a una possibilità sociale di partecipazione al discorso estetico – trae in realtà le sue origini da una necessità concreta di facilitare le comunicazioni in codice Morse. Per ovvi motivi di cifraggio, vennero creati codici standard di poche lettere per indicare intere locuzioni: “HI HI” = “mi faccio una risatina”, “risatina”. Il codice Morse è poi l’elemento centrale dell’azione: una ridefinizione plastica e concettuale di un tondino da costruzione in ferro di 6 metri di lunghezza, 16 millimetri di diametro.
“La bellezza è uno scherzo della natura”, è il pensiero che analizza il fenomeno dell’estetizzazione diffusa e si attua attraverso l’azione di sfregamento e levigatura del metallo grezzo, che segue le regole di scrittura tipiche del linguaggio Morse. Si giunge alla ridefinizione di un codice visivo, spingendolo sulla soglia del decoro, arrivando quasi alla defunzionalizzazione in favore della leziosità plastica.
Azione che porta con sé tutta la contraddizione del discorso estetico. I materiali e l’azione, il concetto e la relazione, ridefiniscono lo spazio e tutto ciò che si trova al suo interno, generando una logica dell’azione che permette un attraversamento di campi semantici differenti: la riabilitazione, lo straniamento, l’ibridazione, la spazialità, la plasticità, il senso, il discorso.