Categorie: Arti performative

Marina Abramovic ci invita ad abbracciare gli alberi per dimenticare il dolore

di - 25 Gennaio 2021

Marina Abramovic, nella sua carriera da performance artist, non si è mai risparmiata, ha esplorato le relazioni umane tra l’artista e pubblico, sperimentando ogni stato d’animo ed emozione possibile. In particolare, ha messo in atto il contrasto tra i limiti del corpo e l’apertura infinita della mente. Nel suo percorso ha sempre messo a dura prova il concetto di resistenza, sia fisica che psichica, arrivando a realizzare un metodo che le avrebbe permesso di ottenere un livello di coscienza superiore. Il cosiddetto metodo Abramovic consiste in una serie di tecniche per raggiungere un livello di coscienza più elevato, per arrivare a perdersi nel tempo e nello spazio reale, scavando nell’interiorità e giungendo a un’intensa concentrazione tramite esercizi spirituali.

In quest’anno particolare, che ha compromesso ulteriormente la salute mentale, l’artista vuole condividere con il pubblico il suo ultimo esperimento di meditazione aggiunto al metodo Abramovic, un procedimento delicato e sensibile per guarire l’anima e il cuore. Un vero e proprio processo di guarigione interiore che ha come protagonista la natura come valvola di sfogo. Questo metodo di sopravvivenza, intitolato Complaining to The Tree, lo spiega al pubblico la stessa Marina Abramovic, con indicazioni precise: «Per favore, vai al parco vicino a te. Scegli l’albero che ti piace. Tieni stretto l’albero, davvero stretto, e mettici dentro il tuo cuore. Lamentati con l’albero, per un minimo di 15 minuti. È il miglior processo di guarigione che tu possa fare».

Marina Abramovic “regista” per Sky Arts UK

Marina Abramovic ha mostrato la nuova tecnica nel corso di uno speciale di Sky Arts UK, in onda il 5 dicembre 2020, in cui la performer ha preso il controllo del canale per cinque ore, occupandolo con una varietà incredibile di arte performativa insieme ad altri artisti provenienti da 32 Paesi. Parte del tempo è stato dedicato alla spiegazione, passo dopo passo, di Complaining to The Tree.

Abramovic, che è stata la prima artista a cui è stato affidato il canale, diventato gratuito nel Regno Unito a settembre 2020, ha commentato così l’esperienza: «Per Sky Arts dare a un artista cinque ore per fare ciò che vuole è una rivoluzione. Sento un’incredibile responsabilità per far sì che non resti un episodio isolato: dobbiamo lavorare davvero e dobbiamo raggiungere il maggior numero di spettatori possibile, soprattutto, ci stiamo rivolgendo a un target di spettatori giovani. Spero che dopo cinque ore di questo programma, tutti sapranno cos’è la performance art».

Complaining to The Tree: il metodo Abramovic

Le indicazioni fornite dall’artista per garantire la buona riuscita dell’esercizio sono solo tre: la cosa più importante è scegliere un albero che ci piaccia, non che sia bello ma che comunichi qualcosa, con il quale riuscire a stabilire una connessione e una relazione emotiva. Prendi l’albero per il suo odore, per la sensazione della corteccia sulla pelle, per il rumore delle foglie, qualunque cosa scateni le tue emozioni e sensazioni. Il secondo passo è: non abbracciare immediatamente l’albero, ma cerca di sentirne solo l’energia ed entra in contatto con essa senza toccarlo, solo tenendovi le mani sopra. Terzo: apriti con esso, lamentati con il cuore senza limiti e abbassa le tue difese lasciando tutto ciò che ti rende sicuro e aprendoti completamente a quest’esperienza diversa e sconosciuta.

Desiderio di Abramovic è creare una sorta di tendenza comune per tutti.  L’atto di abbracciare un albero deve risultarci come qualcosa di familiare, una riconnessione con la Natura: «Gli alberi sono come gli esseri umani, hanno intelligenza, hanno dei sentimenti, comunicano tra loro e, inoltre, sono ascoltatori perfettamente silenziosi. Puoi lamentarti con loro». Abbracciare un altro essere vivente puro e autentico è anche uno scambio reciproco di energia. Possiamo ricaricarci estraendo energia dall’albero, che accoglie la nostra richiesta senza riserve, un’esperienza catartica in cui liberarci di tutto ciò che ci affligge e ci fa stare male. La corteccia dell’albero assorbe questa negatività e ci restituisce pace, un flusso di forze che ci rinvigoriscono e ridonano felicità.

Abramovic ha sperimentato il metodo durante un viaggio in Amazzonia, dopo aver assistito a una danza attorno a un’esemplare di grande sequoia. La sua capacità di donare emozioni primordiali e pure, di essere un veicolo libero per potersi lasciare andare e riuscire a essere parte di un tutto, l’hanno spinta a cercare di riproporre questo esercizio spirituale per tutti noi.

La regina indiscussa della performance art è consapevole dello scetticismo e della ritrosia nel provare questo nuovo esperimento spirituale ma afferma: «Stiamo sempre facendo le cose che ci piacciono nella vita ed è il motivo per cui non si cambia. Si fanno delle cose nella vita e non accade nulla se si fanno sempre allo stesso modo. Il mio metodo è fare le cose di cui ho para, le cose che temo, le cose che non conosco, per andare in territori in cui nessuno è stato. E anche per includere il fallimento. Credo che il fallimento sia importante, perché sperimentando si può fallire. Se non si entra in quell’area e non si fallisce, ci si ripete ancora e ancora. Penso che gli esseri umani ora abbiamo bisogno di un cambiamento e l’unico cambiamento da fare è un cambiamento a livello personale. Dovete fare il cambiamento su voi stessi perché l’unico modo per cambiare coscienza e cambiare il mondo intorno a noi è partire da se stessi».

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