Hiroaki Umeda, Median, ©s20
Virtuale sì ma con tatto. E con udito, vista e magari anche olfatto. Perché è vero che, oggi, la realtà si gioca tra VR e AR ma senza un po’ di aspettativa, stupore e altre emozioni e sensazioni molto concrete, che gusto ci sarebbe? E allora, aspettando comodamente in poltrona che arrivi l’era della singolarità, godiamoci i bei frutti della tecnologia con Digitalive, la sezione di Romaeuropa dedicata alle arti multimediali performative, all’innovazione artistica e alla creatività emergente, che si terrà dal 4 al 6 ottobre 2019 negli spazi dell’Ex Mattatoio di Roma. A cura di Federica Patti, il programma di questa seconda edizione è ancora più centrata sulle pratiche live, contaminando il linguaggio delle performing arts con le scienze, i new media, la musica.
Gli artisti di Digitalive 2019 ibrideranno analogico e digitale, naturale e artificiale, umano e non umano, tra archetipi e rituali postcontemporanei, all’interno di una dimensione futuristica ipermediata. «Digitalive nasce per analizzare le interrelazioni fra corpi, software e macchine. Tra streaming, realtà virtuale, intelligenze artificiali, interattività, l’accelerazione tecnologica continua a rivoluzionare i concetti di tempo e di “live” lasciando emergere un alto gradiente di performatività, nozione ora estesa all’intera natura del processo mediale, il cui centro è diventato il più ampio spettro di azioni quotidiane, intime e collettive. L’ubiquità pervasiva dei media e della rete influenza profondamente i modi e gli stili in cui la performatività viene messa in atto e fruita: “La performatività è postumana”, come direbbe Karen Barad», ha spiegato Patti.
Cosa succederà, dunque, a Digitalive 2019?
Il culto di antichi saperi archetipici incontrerà i nuovi riti contemporanei nella performance di Mara Oscar Cassiani, Spirit x Roma, basata sulla trasmutazione di maschere vernacolari verso nuovi riti contemporanei generazionali. Marco Donnarumma e Margherita Pevere, vincitori del Digital Award 2018, presenteranno in anteprima assoluta Humane Methods, la loro nuova produzione all’insegna del dialogo fra entità umane, robotiche e sintetiche. Maria Di Stefano, nella videoinstallazione Rouge, indagherà temi attualissimi come quelli dell’appropriazione, della globalizzazione e del capitalismo culturale.
Opere ultramediali saranno presentate dal coreografo giapponese Hiroaki Umeda che, in anteprima italiana, porterà a Digitalive Median, accompagnato da una nuova versione della performance Intensional Particle, appositamente rielaborata per Romaeuropa festival. Ultravioletto presenta Sonic Arms, una danza di braccia robotiche, che esplora la coesistenza tra robotica, immagini generative e musica.
Anche nel 2019, la musica sarà protagonista di Digitalive, per esempio, con la presentazione in anteprima assoluta del nuovo album degli ZU, Terminalia Amazonia, e con ¡miércoles!, improvvisazione live di Nicolàs Jaar, in dialogo con la danzatrice Stéphanie Janaina. Si prosegue con Enrico Malatesta, che rende omaggio alla storica compositrice Eliane Radigue, con Sandra Mason, che trasporterà gli spettatori nel suo immaginario psichedelico con un dj set tematico e, infine, con Franz Rosati, che presenterà Hyletics, un live set audiovisivo generativo incentrato sulla raffigurazione di un territorio immateriale.
Ma prima della singolarità, sarebbe utile fare attenzione al climate change. A rinfrescarci la memoria, diversi lavori nel programma di Digitalive, come DE_MIGRATION, installazione audiovisiva degli studenti del corso Multimedia Arts & Design di RUFA – Rome University of Fine Arts che genera un ambiente immersivo utilizzando i dati che descrivono i flussi migratori degli animali condizionati dall’espansione umana.
Grazie la collaborazione con RE:HUMANISM, il premio dedicato al rapporto fra arte e intelligenza artificiale, Digitalive presenta Complessità, lavoro di Enrica Beccalli in collaborazione con Roula Gholmieh, in cui la performer in scena modifica il senso del suo equilibrio indossando un dispositivo programmato per sincronizzare i suoi movimenti a quelli di un immenso stormo di uccelli, simulato dall’algoritmo del dispositivo.
Per tutte le informazioni sul programma completo, potete cliccare qui.
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