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Kiluanji Kia Henda
Kiluanji Kia Henda
L’artista vive e lavora tra Luanda, in Angola, e Lisbona. Nato a Luanda nel 1979, Kiluanji Kia Henda è stato inserito nel 2014 dalla rivista politica americana “Foreign Policy” tra i Leading Global Thinkers più influenti del nostro tempo.
La poetica di Kiluanji Kia Henda può, infatti, inscriversi nel cosiddetto “artivismo”, predisponendo una riflessione estetica che prende le mosse dalla storia del suo paese, in particolare sulla complicata relazione tra colonialismo e post-colonialismo. L’artista proviene infatti da un Paese, l’Angola, segnato da una delle più lunghe guerre civili del continente africano e da uno stato di perenne metamorfosi dove l’accesso alla storia e alla sua testimonianza sono possibilità ridotte e latrici di conflitti irrisolti.
Kiluanji Kia Henda pone al centro del suo lavoro un confronto con l’eredità della storia occidentale per riflettere su temi cruciali del dibattito africano, europeo e globale, quali la migrazione, il nazionalismo e il ruolo della memoria come fattore di civiltà.
L’artista lavora principalmente con la fotografia, il video e l’installazione nella forma del light-box ma anche attraverso opere inscrivibili nei paradigmi della land-art.
Nel 2007 ha rappresentato l’Angola alla Biennale di Venezia, mentre nel 2014 ha partecipato con la videoinstallazione “Concrete Affection” alla quattordicesima Biennale di Architettura di Venezia; il video parte dalle riflessioni del giornalista polacco Ryzard Kapucinski, pubblicate nel libro “Another day of life – Angola 1975”. Tema centrale del tutto sono le guerre civili che hanno dilaniato il paese nel corso degli ultimi giorni di dominazione portoghese.
Nel 2017 ha vinto il Frieze Artist Award.