-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Salvador Dalì
Salvador Felipe y Jacinto Dalì nasce a Figueras nel 1904. Tra i più illustri maestri del XX secolo, è estremamente colto, polemico, provocatorio. Disturbato e disturbante. Nel 1921 è ammesso all’Accademia d’Arte di S. Fernando a Madrid stringe amicizia con il poeta Federico Garcìa Lorca ed il grande regista Luis Bunuel, con il quale collaborerà in seguito (Un chien andalou, 1929).
Il ’30 è l’anno dell’elaborazione del suo celebre metodo di analisi paranoico-critico (che si fonda anche sulla concezione che dietro l’immagine visibile del quadro ve ne sia un’altra occulta, dal significato specifico), il ’34 del grandioso successo della sua personale newyorchese, il ’38 del suo incontro con Sigmund Freud.
Dopo un breve soggiorno a Parigi, fino al 1948, Salvador Dalì vive a New York con la moglie Gala. Proprio nella Grande Mela lavorerà con Hitchcock alla pellicola Spellbound.
Passano alla storia le sue collaborazioni con Luchino Visconti, Peter Brook, Schiaparelli, Walt Disney. L’ultimo quadro di Salvador Dalì, La coda di rondine, è datato 1983. Nel castello di Pùbol, dove ormai risiede da tempo, muore nel 1989 a causa di un colpo apoplettico. Le sue spoglie riposano, secondo il suo volere, a Figueras.
TUTTIIN CORSOCONCLUSIFUTURI
Francine Clerc / Salvador Dalí – Confronti #9
Best Western Hotel Regina Elena – Adelinda Allegretti Curator Pop-Up Gallery