Questa settimana exibart.artworld torna in una giornata speciale per il giornalismo. Il 3 maggio è infatti la Giornata mondiale della libertà di stampa. La nostra immancabile raccolta di notizie dal mondo dell’arte, diventa un piccolo inno a questo valore irrinunciabile, collezionando storie dalle maggiori testate internazionali.
The Art Newspaper conclude oggi una tre giorni di interessanti panel, in collaborazione con il nostrano Giornale dell’Arte. Incontri con esperti ed esperte internazionali trasmessi in diretta, per riflettere sulle innovazioni digitali e la preservazione del patrimonio culturale. Gli utenti sono invitati a interagire con gli ospiti, sottoponendo le domande durante la trasmissione. Qui il link per poter assistere alla diretta di oggi: An intimacy with the physical world: new technologies generating new knowledge. E se avete perso gli incontri precedenti, niente paura: si possono recuperare direttamente sul canale YouTube di The Art Newspaper.
Nel 1954, cinque anni dopo la pubblicazione de Il secondo sesso, Simone de Beauvoir scrisse una breve opera narrativa, basata sull’intensa amicizia tra due donne. Il racconto è rimasto nel cassetto per lungo tempo, forse per l’opinione negativa del compagno, Jean-Paul Sartre, forse perché l’autrice stessa lo giudicò “insignificante perché non politico”. La figlia di de Beauvoir ha ritrovato il testo nell’archivio e ha deciso di pubblicarlo per Éditions de L’Herne. La versione francese si intitolerà Les Inséparables, e vedrà la luce a ottobre di quest’anno.
In queste settimane, Alexander McQueen sta lanciando sfide creative su Instagram, rivolte a chiunque abbia voglia di cimentarsi. Da disegnare delle rose a realizzare schizzi di sagome, questa settimana l’invito è a creare ricami ispirati all’ultima collezione McQueen: il mondo naturale, con un’attenzione particolare al lavoro delle api. I risultati sono ripubblicati online sulla pagina ufficiale del brand. Insieme alle challenge, materiali esclusivi, video-racconti a tema, persino una playlist da ascoltare mentre si lavora ai progetti.
Dopo Barbie veterinaria, principessa, astronauta,… arriva anche Barbie Basquiat. L’intramontabile bambola tuttofare veste ora i panni dell’irriducibile Jean-Michel Basquiat. Capelli afro, un look coloratissimo e l’immancabile corona in testa, che l’artista usava per firmare le sue opere. Sui vestiti sono stampati i dettagli dei capolavori che hanno reso Basquiat uno degli artisti più noti, rendendo il giocattolo un prodotto appetibile non solo per chi ha meno di dieci anni, ma anche per più attempati collezionisti.