Oggi è la festa della mamma. Auguri a tutte! Se è stato impossibile fare loro un regalo a causa del lockdown, ecco un suggerimento dalla redazione: exibart.artworld. Non saranno fiori o pasticcini, ma una scorpacciata di notizie dal mondo dell’arte, tratte dalle maggiori testate internazionali.
Come già vi annunciavamo, Frieze New York apre le sue porte online. Non siete ancora andati a dare un’occhiata? Ci pensa Artnet, con una selezione delle opere più costose, ma anche di quelle interessanti a un prezzo accessibile. Guardando il lato positivo della versione virtuale della fiera, è possibile infatti utilizzare filtri di ricerca per esplorare gli stand in maniera alternativa, esattamente come quando impostiamo “dal prezzo più basso a quello più alto” durante il nostro abituale shopping online.
Un interessante articolo di Mute ripercorre la storia degli scioperi del settore culturale, dalle azioni del primo Novecento alle più attuali proteste anti-Trump. Emerge così un filo rosso che accumuna le battaglie del personale della Disney e i FridaysForFuture. Cosa significa scioperare per l’arte? Qui qualche risposta.
La consapevolezza dell’importanza del riciclare i rifiuti non è una novità di questo secolo. Recenti studi portati avanti a Pompei, hanno rilevato infatti che la città era dotata di un sofisticato sistema di smistamento delle pile di rifiuti. Ce ne dice qualcosa in più l’archeologa Allison Emmerson, che ha portato avanti queste scoperte. «Le tecniche di riciclo e di riutilizzo sono comportamenti umani; da quando utilizziamo strumenti, l’umanità ha sempre contemplato di riciclarli e riutilizzarli», ha spiegato in un’intervista per Hyperallergic.
Il Guardian presenta l’ultimo lavoro di Marina Amaral. L’artista ha dato colore ad alcune vecchie fotografie in bianco e nero dei conflitti mondiali. A suo avviso, il colore ci permette di comprendere le immagini in modo più profondo.