Tra un selfie al museo e l’altro, non dimenticate di restare aggiornati sulle ultime notizie del mondo dell’arte. exibart.artworldè la rubrica per non perdere le novità di settore, sfogliando le pagine delle maggiori testate internazionali.
Dario Calmese è il primo fotografo nero a realizzare una cover per Vanity Fair. Per questa sensazionale prima volta, Calmese sceglie l’attrice e attivista Viola Davis. La donna è ritratta di schiena, come nei tremendi dagherrotipi di schiavi e schiave vessati dalle frustrate dai padroni. L’immagine di tortura diventa qui un inno alla bellezza e all’eleganza, destinato a restare nella storia.
Sapevate che qualche giorno fa è stato il World Emoji Day? Per celebrarlo, Hyperallergic ha trasformato alcune delle faccine più iconiche in alcuni capolavori della storia dell’arte. Ecco che il Salvator Mundi di Leonardo (?) stringe in mano la sfera di cristallo emoji, la banana si dota di nastro adesivo, strizzando l’occhio a MaurizioCattelan, e l’onda ricorda proprio Hokusai. Per vederle tutte, basta cliccare qui.
Non solo notizie di attualità , ma anche rubriche interessanti. Vi segnaliamo Feminize Your Canon, l’appuntamento mensile di Paris Review. L’archivio presenta una sfilata di autrici internazionali che sono rimaste nell’ombra a lungo. Una riscoperta di testi e soprattutto di donne poco studiate e irragionevolmente sottovalutate.
Al via gli accordi della Francia con Benin e Senegal per la restituzione di alcuni manufatti africani. Qualche giorno fa il Ministro per l’Europa e gli Affari Esteri e il Ministro della Cultura hanno presentato una proposta di legge relativa alla restituzione di queste opere entro massimo un anno, permettendo così la straordinaria uscita di alcuni manufatti dalle collezioni pubbliche francesi per consentirne il ritorno nei luoghi di produzione. L’iniziativa inaugura un nuovo capitolo nei rapporti tra la Francia e i due Paesi africani, auspicando una nuova rete di scambi culturali e crescita reciproca.
Sir Ian McKellen dona 40mila sterline a sostegno dei teatranti in UK. Un modo per dare un mano a colleghi e colleghe, fronteggiando la dura crisi economica causata dalla pandemia, che ha messo in ginocchio il settore culturale, spesso non idoneo a ricevere fondi governativi. La notizia del fondo di beneficenza creato dall’attore la trovate sul Guardian.