Ma i musei sono razzisti? Negli ultimi tempi le tematiche sociali hanno risvegliato l’attenzione mediatica su tabù spesso riposti nel dimenticatoio, quali appunto le discriminazioni sistemiche all’interno delle istituzioni. Un articolo del Los Angeles Times riflette sull’argomento, portando alla luce anche il reset dettato dalle chiusure forzate a causa del Coronavirus.
Abbiamo già parlato di come le fiere si sono reinventate e vogliamo riportarvi le riflessioni di Artnet sulla Shanghai Art Week: il primo evento di questo genere in presenza. L’articolo si chiede se per collezionisti e galleristi ne sia valsa la pena, dal momento che pur di partecipare hanno passato le ultime settimane in isolamento. Ne parla anche il podcast prodotto da The Art Newspaperqui.
A Londra viene svelata un’altra statua che scatena le polemiche. Dopo una raccolta fondi lunga dieci anni, ecco apparire la prima opera pubblica in onore di Mary Wollestonecraft, pioniera del femminismo. La scultura in bronzo argentato è stata realizzata dall’artista Maggi Hambling, già autrice di opere pubbliche nella capitale inglese. Se l’iniziativa aveva un intento benefico e interessante, il risultato lascia molto a desiderare. Qui l’articolo del Guardian che approfondisce la vicenda.
Un anonimo architetto newyorkese ha realizzato il rendering di una immaginaria biblioteca della storia della presidenza Trump. Anzi, non una library, in inglese, ma una lie-brary, una biblioteca delle bugie di Donald Trump. Con ironia pungente, è possibile visitare le prigioni dove ci sono i nemici politici di Trump, il memoriale del COVID, e la galleria delle fake news. Qui l’articolo di Hyperallergic.
Questa settimana vi proponiamo anche una notizia davvero divertente: su TikTok alcuni account hanno creato un musical ispirato a Ratatouille. Alcuni users hanno infatti scritto un’intera sceneggiatura corredata da coreografie dedicate. PopBuzz ne ha parlato qui.