Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Tutto il mondo ha ormai preso coscienza della gravità della pandemia del COVID-19. Non solo in Italia e in Cina, ma ovunque chiudono musei, cinema e teatri, di pari passo con il resto delle attività. In questo panorama distopico, abbiamo recuperato le notizie della settimana tratte dalle testate internazionali, per capire cosa succede nel mondo dell’arte.
- Restiamo a casa. Gli spazi pubblici si svuotano, gli eventi sociali si riducono, le partite (se si svolgono) sono a porte chiuse. Com’è il mondo quando noi siamo impegnati a contenere un’epidemia? Ce lo raccontano alcune fotografie raccolte da TheInspiration. Da La Mecca alle partite di baseball, passando per una spettrale piazza San Marco.
- In momenti così difficili, si aziona una catena di solidarietà. Una collaborazione tra la New York Foundation for the Arts (NYFA) e la Fondazione Robert Rauschenberg permetterà agli artisti di sostenere le spese mediche impreviste, fino a 5mila dollari. Un aiuto notevole, in un Paese dove la sanità ha un costo ingente. Si chiama Rauschenberg Emergency Grants, ed è il primo step di un vasto programma di iniziative che proseguono l’eredità filantropica dell’artista.
- E se nel mondo tutto sta chiudendo, lentamente in Cina e in Corea del Sud si cerca di tornare alla normalità. Lo Stato cinese ha infatti annunciato che il picco dell’epidemia è stato ormai superato, e che il numero di infetti sta diminuendo. Per questo, alcuni musei e gallerie hanno pianificato la riapertura. Tra questi, si contano anche il China Art Museum, la Power Station of Art e il National Museum of Modern and Contemporary Art di Seoul. Restano alcune misure restrittive per la sicurezza, ma è un piccolo spiraglio per un nuovo inizio.
View this post on InstagramA post shared by Power Station Of Art 上海当代艺术博物馆 (@powerstationofart) on
- Si tratta di uno degli eventi editoriali degli ultimi tempi: A la Recherche du temps perdu di Marcel Proust tradotto in giapponese. Impresa difficilissima: la sintassi giapponese è esattamente opposta alla struttura della frase francese. Eppure questa traduzione riesce a rendere il linguaggio fluido e, a quanto pare, apprezzatissimo dai giovani. Le Monde propone una riflessione sull’arte della traduzione.
- Una mostra sparsa per i continenti, con la realtà aumentata. È questa l’ultima iniziativa di KAWS. Expandend Holiday è il suo progetto espositivo, per far apparire in luoghi reali opere che esistono solo in digitale: uno dei suoi personaggi più famosi verrà infatti proiettato nelle piazze delle città di tutto il mondo. I proiettori sono un’edizione limitata, acquistabile per i collezionisti. E se 10mila dollari sono fuori budget per voi, con meno di 30 dollari è possibile noleggiare uno dei personaggi. Basta un’app, per vedere la sua opera d’arte proiettata ovunque nel mondo.
- Dietro le quinte dello straordinario mondo degli oggetti di scena di Annie Atkins, graphic designer specializzata in produzioni cinematografiche. Un nuovo libro di Phaidon racconta la creazione di libri, poster, lettere, giornali e quant’altro per dare vita alle ambientazioni suggestive di Steven Spielberg e Wes Anderson:«Volevo mostrare alla gente alcuni pezzi con storie interessanti, o con molti dettagli, che però non si sono visti bene nei film in cui sono apparsi. E poi ho anche voluto mostrare gli oggetti di scena del Grand Budapest Hotel», ha dichiarato Atkins, nella sua intervista per El Paìs.