Categorie: Attualità

12 anni di carcere per l’autore del furto dell’opera di Banksy in Ucraina

di - 4 Gennaio 2023

Una punizione esemplare, forse anche troppo: l’organizzatore del tentativo di furto di una delle sette opere realizzate da Banksy in Ucraina, potrebbe scontare fino a 12 anni di prigione, se dovesse essere condannato per il crimine. La notizia è stata diffusa lunedì, 2 gennaio, dalla polizia di Kiev e potrebbe trattarsi di un record, per quanto triste. Lo scorso anno, otto persone sono state condannate per aver rubato il murales che Banksy dedicò alle vittime del Bataclan di Parigi. L’opera fu ritrovata in Italia, ad Alba Adriatica, e in quel caso la pena più alta da scontare è stata di quattro anni di carcere più due di libertà vigilata.

Le opere in Ucraina risalgono al novembre del 2022, diffuse in varie località, tra cui la capitale Kiev, il sobborgo di Irpin e la città Borodyanka, entrambi nell’oblast di Kiev e tra i luoghi più colpiti dai bombardamenti. Per effettuare gli spostamenti, Banksy avrebbe usato una autoambulanza, in collaborazione con Legacy of War Foundation, una charity internazionale impegnata nel supporto delle popolazioni civili colpite dalle guerre. I sette stencil sono stati realizzati in angoli particolarmente adatti e con citazioni e riferimenti più o meno nascosti. Una giovane danzatrice in equilibrio su un cumulo di macerie – come fosse un cavalletto – di un palazzo sventrato dalle bombe, oppure un ragazzino che rovescia a terra un uomo dalle sembianze vagamente simili a quelle di Vladimir Putin, durante un match di Judo.

L’opera oggetto del tentativo di furto rappresenta una donna in vestaglia, con bigodini e maschera antigas, sulla parete di un edificio bombardato vicino all’aeroporto di Antonov e ufficialmente riconosciuto come un pezzo di patrimonio culturale dall’amministrazione militare dell’insediamento di Gostomel. Il tentativo di furto è avvenuto a dicembre, con l’organizzatore che avrebbe ricevuto assistenza da persone ignare della frode e che credevano avesse i permessi necessari. L’opera fu rimossa dal muro ma venne recuperata dalle autorità giusto in tempi, mentre i ladri tentavano di caricarla su un’auto. Lo stencil è attualmente sotto custodia della polizia.

Serhiy Dovhyi, una delle persone arrestate, si è difeso spiegando di aver rimosso l’opera d’arte progettando di metterla all’asta a beneficio dell’esercito ucraino. Per questo, avrebbe anche filmato il tentativo di rimozione, caricando il video online. Un commerciante d’arte ucraino aveva suggerito che l’opera potrebbe avrebbe potuto valere fino a 1 milione di dollari.

Nel corso dell’indagine è stata condotta una perizia d’arte, che ha portato all’individuazione del valore dell’opera dello street artist, ammontante a oltre 9 milioni di hrivnia, la moneta ucraina, pari a circa 231mila euro. Il record d’asta di Banksy è attualmente di 25,4 milioni di dollari e risale alla vendita, nel 2021, di Love Is in the Bin, l’opera che si autodistrusse a metà durante un’asta di Sotheby’s nel 2018.

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