L’artista Cady Noland e la fotografa Catherine Opie sono tra i firmatari della lettera di appoggio alla senatrice Elizabeth Warren, che ha gettato la spugna durante la corsa alle elezioni presidenziali il 5 marzo, dopo la sconfitta in Massachusetts, il suo Stato. Poco dopo il dichiarato appoggio a Bernie Sanders da parte dell’organizzazione Artists4Bernie (di cui abbiamo parlato qui), durante il decisivo giorno del Super Tuesday, il 3 marzo 2020, è arrivata la lettera di supporto a Elizabeth Warren. L’idea è del collettivo Artists for Warren, composto da artisti, scrittori, musicisti e produttori culturali.
Sul loro sito dichiarano: «Molti di noi hanno difficoltà a pagare le bollette, a ottenere cure mediche, a occuparsi della famiglia e educare e proteggere i nostri figli». Sono tutti lavoratori, «Siamo di tutte le etnie e razze. Siamo persone con disabilità e persone normo dotate. Siamo giovani, anziani e di mezza età. Siamo LGBTQ+ e etero. Siamo tutti i generi».
La lettera degli Artists for di Warren non può vantare lo stesso calibro di firme di quella di Sanders che, specialmente nelle sue fasi iniziali, sembrava essere una fornita rubrica del mondo dell’arte.
Per Artists For Warren, la senatrice incarna le qualità di cui «Il nostro Paese ha maggiormente bisogno: compassione, rispetto, integrità, saggezza, curiosità intellettuale, ottimismo». Ma soprattutto, «Comprende il ruolo essenziale che le arti giocano nel mondo». Citando alcune parole della senatrice: «Le arti ci aiutano a definire i nostri valori come individui e come persone. Ci danno l’idea della passione umana e della forza morale, della profonda sofferenza e della lotta coraggiosa».
L’organizzazione ha completa fiducia in Warren, «L’amministrazione Warren ripristinerà il clima emotivo degli Stati Uniti». La senatrice «Metterà in primo piano la giustizia sociale, la compassione, l’integrità e la verità. Siamo entusiasti di vedere il nostro Paese andare avanti sotto la sua guida. Noi crediamo in lei».
Le speranze degli artisti sostenitori di Warren sono svanite con il suo ritiro, accompagnato poi dalla sprezzante ironia di Donald Trump, che ha twittato: «Elizabeth “Pocahontas” Warren, che non andava da nessuna parte se non nella testa di Mini Mike (Bloomberg, ndr), si è appena ritirata dalle primarie Dem…con tre giorni di ritardo».
Devono resistere anche gli Artists4Bernie, considerati gli ultimi risultati di Joe Bidden, che si è aggiudicato ben 24 punti di vantaggio rispetto a Sanders in Michigan, Missouri, Mississisipi e Idaho. Un vantaggio che, ormai, sembra aver chiuso la partita.
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