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Mentre scattava l’ennesimo blitz contro i centurioni, con i Carabinieri che hanno multato e allontanato tre soggetti in costume storico senza autorizzazione, è stata pubblicata la gara per l’affidamento in concessione dei servizi museali del Parco archeologico del Colosseo. Un maxi bando dal valore di 593 milioni di euro – la cifra più alta mai stanziata per i beni culturali di Roma – per cinque anni, suddiviso in due lotti. Il primo, per servizi di biglietteria, informazioni, accoglienza e assistenza alla visita, gestiti fini a ora da Coopculture, il secondo per i servizi legati all’editoria e al bookshop, per la vendita di prodotti editoriali, merchandising e oggettistica, già in carico a Electa.
Un bando atteso dal 2016, quando fu annunciato da Dario Franceschini che, in effetti, passò dalle parole ai fatti, venendo poi bloccato dai giudici, che accolsero il ricorso di due partecipanti alla gara, D’Uva srl e Coopculture. Infatti, proprio su questi due servizi aggiuntivi in oggetto di gara, detenuti da circa 20 anni dalle stesse società, sono state portate avanti diverse inchieste, l’ultima nell’aprile del 2019, quando la Procura della Repubblica di Milano aprì un’indagine per una presunta frode fiscale ai danni dell’Erario e turbativa d’asta, perpetrate dalle due società, riunite in un’ATI-Associazione Temporanea d’Impresa.
Come di consueto, le gare saranno aggiudicate con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, secondo il miglior rapporto qualità-prezzo, con una ripartizione dei punteggi pari a 80 tecnici e 20 economici. Data di scadenza fissata al 27 gennaio 2020. Già aggiudicata, invece, la gara per i servizi di vigilanza e della caffetteria del Parco archeologico del Colosseo.
Il bando è stato realizzato nell’ambito della collaborazione tra Mibact e Consip, la società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che dovrà occuparsi dell’istituzione delle gare per il rinnovo delle concessioni dei servizi di assistenza culturale e ospitalità per il pubblico nei 32 Istituti museali autonomi e nei 17 Poli museali regionali. 22 le gare bandite fino a ora, per un valore di oltre 1 miliardo di euro, tra le quali, negli ultimi mesi, i servizi museali del Bargello a Firenze e della Pinacoteca di Brera/Palazzo Citterio a Milano, i servizi di caffetteria del Museo Archeologico di Napoli e del Complesso monumentale della Pilotta di Parma. Nei prossimi mesi, invece, saranno pubblicati i bandi relativi ai servizi museali delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, oltre che ai servizi di ristorazione della Reggia di Caserta e di Palazzo Reale di Genova.