L’Accademia di Belle Arti di Bologna ha conferito il suo primo Diploma accademico honoris causa in Pittura Arti Visive al visionario artista Luigi Ontani, figura chiave della scena internazionale, celebrando al contempo l’apertura della rinnovata Ala Irnerio, che aggiunge 2mila metri quadrati alla storica struttura. La cerimonia, svoltasi nell’Aula Magna, ha visto la presenza delle più alte cariche dell’Accademia, con interventi della Presidente Rita Finzi e della Direttrice Cristina Francucci. La Laudatio della Professoressa Maria Rita Bentini, docente di Storia dell’Arte, ha rievocato l’eclettismo di Ontani, il suo approccio iconico alla maschera e alla performance, mentre lo stesso Ontani, in una Lectio magistralis, ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera artistica, riflettendo sull’importanza della sperimentazione e dell’incontro con culture altre. La cerimonia è stata suggellata dalla lettura poetica di Lorenzo Sassoli de Bianchi, che ha evocato l’immaginario onirico di Ontani, artista in costante dialogo con miti e simbologie dal fascino universale.
L’inaugurazione dell’Ala Irnerio è avvenuta subito dopo la cerimonia. Progettata nel 1956 dagli architetti Farpi Vignoli e Melchiorre Bega, quest’area aveva inizialmente ospitato il liceo artistico cittadino e rappresentava uno dei capolavori dell’architettura modernista locale. Rimasta a lungo in attesa di un restauro, l’Ala Irnerio ha finalmente riaperto i battenti, riportata a nuova vita dallo Studio Architetto Egidio Lomi. Gli interventi hanno rispettato i tratti originali della struttura, migliorandone al contempo le funzionalità: i tre piani superiori ospitano ora aule dedicate ai percorsi di Triennio e Biennio, mentre il piano seminterrato, precedentemente destinato a deposito, è stato convertito in un moderno laboratorio per il corso di Design del prodotto, corredato di tavoli realizzati in collaborazione con Mobilferro.
La nuova Ala Irnerio rappresenta un passo avanti nella visione di un’Accademia che vuole incarnare bellezza, sicurezza e sostenibilità. Come ha spiegato la Direttrice Cristina Francucci, «La qualità dello spazio è un valore formativo fondamentale: un ambiente armonioso non solo sostiene la creatività ma sviluppa sensibilità e rispetto verso il patrimonio artistico». Questo intervento infrastrutturale, in sintonia con l’avvio dei primi sei dottorati di ricerca, rappresenta un simbolo della rinnovata vitalità dell’istituto e dell’evoluzione della sua offerta formativa.
Nato a Vergato, nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano, Luigi Ontani ha mosso i primi passi artistici proprio a Bologna, dove frequentava la Scuola Libera del Nudo e dove, negli anni Sessanta, si è immerso nel fervente ambiente culturale dello Studio Bentivoglio. Fin dagli esordi, Ontani si è distinto per la sua esplorazione di mitologie, performance e fotografia, approdando a un linguaggio artistico personale che ha conquistato il pubblico internazionale. Dai tableaux vivants della galleria L’Attico a Roma, alla ceramica e alla scultura in vetro di Murano, Ontani ha trasformato l’arte in una costante metamorfosi d’identità, celebrando il mascheramento come specchio di una verità universale.
L’inaugurazione dei nuovi spazi e la celebrazione di un artista poliedrico come Ontani testimoniano l’impegno a mantenere Bologna un crocevia di avanguardie artistiche e didattiche, con lo sguardo rivolto al mondo ma radicati in una solida tradizione.
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