-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il Natale è la festa di tutti, un tripudio di luci e pacchetti dai gusti trasversali ma il vero dono è sopravvivere alla missione impossibile: trovare il regalo perfetto. C’è chi studia meticolosamente ogni dettaglio, chi si affida al proprio istinto e chi, con l’eleganza di un gesto casuale, sceglie a occhi chiusi. Ma chi l’ha detto che deve esistere una regola? Anche quest’anno vi aiutiamo nell’impresa, con una lista di regali che spazia dagli intramontabili libri d’arte alle idee più sorprendenti, pronte a finire sotto l’albero o nei pressi di qualunque altro luogo simbolico, anche virtuale.
Abbonamento digitale a exibart.onpaper
Di digitale si parla, ma senza rinunciare a un mondo di approfondimenti e qualità: con l’abbonamento a exibart è possibile sostenere la ricerca del nostro giornalismo culturale e ricevere nella propria casella mail gli ultimi 8 numeri della rivista oltre agli speciali, con temi che spaziano tra mondo dell’arte, libri, cinema, architettura, mercato, design e tanto altro. Un prodotto completo, con una serie di finestre sul panorama nazionale e internazionale, notizie e focus sulle più importanti questioni di attualità. Se volete fare e farvi un regalo, qui il link.
Tony Godfrey, L’arte contemporanea. Un panorama globale
L’arte contemporanea è spesso provocatoria: può stupire, divertire, suscitare dubbi e, talvolta, perfino scandalizzare. Ma cosa significa veramente? È davvero arte? E, soprattutto, perché i suoi prezzi sono così elevati? Torna, in una nuova edizione ampliata e aggiornata, pubblicata da Einaudi, questo testo di Tony Godfrey ormai imprescindibile che esplora l’universo dell’arte contemporanea da una prospettiva finalmente globale, offrendo una riflessione profonda su uno dei fenomeni più affascinanti della cultura odierna.
How To Not Fuck Up Your Art-World Happiness Vol. 2
Christoph Noe, imprenditore e consulente artistico, torna con il secondo volume, pubblicato da VfmK, della sua guida su come mantenere la positività nel mondo dell’arte. How To Not Fuck Up Your Art-World Happiness (Come non rovinare la felicità del tuo mondo dell’arte) – Volume 2 prosegue il successo del bestseller precedente, ampliando la discussione su come restare sani di mente, coinvolti e addirittura affascinati nel lavorare nel mondo dell’arte. «Dopo tanti anni nell’industria creativa, ho imparato che è fondamentale riscoprire continuamente il fascino del nostro lavoro, rimanendo però vigili per evitare le insidie. Con questo volume, spero di ispirare i lettori a fare lo stesso», afferma Noe. Ancora una volta, l’autore offre una serie di consigli sagaci, trucchi e lezioni apprese sulla propria pelle, indirizzati a tutti gli attori del mercato dell’arte e anche a coloro che non vi sono ancora coinvolti, affinché possano imparare senza dover commettere gli stessi errori.
www.vfmk.org/books/christoph-noe-how-to-not-fuck-up-your-art-world-happiness
Inge Morath, La fotografia è una questione personale
Pubblicato da Dario Cimorelli Editorie e a cura di Brigitte Blüml-Kaindl, Kurt Kaindl, Daria Jorioz, il volume La fotografia è una questione personale celebra l’eccezionale figura di Inge Morath (1923-2002), pioniera della fotografia e prima donna a entrare nell’agenzia Magnum Photos nel 1953. Nel corso della sua carriera, iniziata con la prima raccolta fotografica nel 1955, Morath ha prodotto oltre 30 monografie, lasciando un’impronta indelebile nella storia della fotografia. La pubblicazione esplora la sua opera come riflesso di una passione e di una necessità esistenziale, sviluppate attraverso esperienze e incontri. Con coraggio e determinazione, Morath ha saputo affermarsi in un ambito prevalentemente maschile, trasformando la fotografia in una testimonianza personale e in un viaggio di scoperta, sia artistico che umano.
Piero della Francesca
Nel 1469, Piero della Francesca completava il suo monumentale Polittico agostiniano per l’altare maggiore della chiesa degli agostiniani a Borgo San Sepolcro, in provincia di Arezzo, un’opera iniziata nel 1454. Tra le più imponenti realizzazioni dell’artista, il polittico fu smembrato nel corso dei secoli, e oggi solo otto dei suoi originari pannelli sono giunti fino a noi: quattro si trovano nella Frick Collection di New York (San Giovanni Evangelista, Crocifissione, Santa Monica e San Leonardo), uno è al Museu Nacional de Arte Antiga di Lisbona (Sant’Agostino), uno alla National Gallery di Londra (San Michele Arcangelo), uno alla National Gallery of Art di Washington (Sant’Apollonia) e uno al Museo Poldi Pezzoli di Milano (San Nicola). Per la prima volta nella storia, a distanza di 555 anni dalla sua creazione, il Polittico agostiniano di Piero della Francesca è stato riunito in una sola sede, al Museo Poldi Pezzoli di Milano. Il volume che accompagna la mostra, curato da Machtelt Brüggen Israëls e Nathaniel Silver e pubblicato da Dario Cimorelli Editore, rappresenta il più completo strumento di approfondimento scientifico dedicato a questo capolavoro, includendo anche i risultati delle analisi diagnostiche condotte appositamente per l’occasione.
www.dariocimorellieditore.it/libro/
Oskar Bätschmann, Il pubblico dell’arte
In passato, ci sono stati periodi in cui il grande pubblico non solo era apprezzato, ma addirittura corteggiato. Basti pensare a uno dei pittori più celebri dell’antichità, Apelle, che esponeva le sue opere per strada e si nascondeva per ascoltare i giudizi della gente comune. Anche Leonardo da Vinci e Annibale Carracci sottoponevano i loro lavori al parere del volgo, che secondo il detto vox populi, vox dei, non mente mai. Tuttavia, a partire dal XVIII secolo, si affermò l’idea che il diritto di giudicare l’arte fosse riservato a una ristretta élite colta, che affluiva nelle città italiane da tutta Europa per affinare il proprio gusto, anche grazie all’apertura delle più raffinate collezioni principesche. Il pubblico popolare venne progressivamente deriso e disprezzato da letterati, intenditori e stessi artisti, che lo rappresentarono come una massa volgare e priva di discernimento. Oggi, le opportunità di fruire dell’arte e partecipare alla vita culturale sono aumentate esponenzialmente. I musei, consapevoli dell’importanza delle masse, organizzano eventi spettacolari e si dotano di dipartimenti educativi per attrarre il maggior numero possibile di visitatori. Celebrati o disprezzati, la loro influenza non può più essere ignorata. È su questa premessa che si sviluppa la ricerca di Oskar Bätschmann, il quale, attraverso aneddoti, illustrazioni e scritti di diverse epoche, racconta il pubblico che la storia dell’arte ha finora trascurato, mettendolo finalmente sotto i riflettori in un modo mai fatto prima.
www.johanandlevi.com/oskar-batschmann
Adottare un albero con BAM Milano
BAM – Biblioteca degli Alberi Milano – rinnova il suo impegno per l’ambiente e la cultura con idee regalo che uniscono sostenibilità e partecipazione. La BAMfriend Card è una membership annuale che non solo contribuisce alle cure botaniche del parco, ma offre posti riservati e prime file per tutti gli eventi del programma culturale. In alternativa, si può scegliere di adottare uno degli Alberi del parco con il progetto “Radici”. Dedicare un albero significa affidare a BAM un ricordo speciale e radicare i propri pensieri nella natura. Ogni albero, simbolo di memoria e continuità, diventa così parte di una comunità che vive e respira insieme al parco.
Un regalo da Galleria Campari: design, cultura e cocktail experience
Questo dicembre, Galleria Campari offre la possibilità di regalare un’esperienza speciale grazie alla nuova gift card. Le opzioni includono visite guidate, biglietti d’ingresso o una cocktail experience, perfette per immergersi nell’iconico del brand. Per chi ama il design, lo store della Galleria propone oggetti esclusivi: articoli di cartoleria, poster e oggettistica ispirati all’archivio storico. Questi pezzi unici permettono di portare a casa un frammento dell’esperienza vissuta nel museo. A completare l’offerta, due capsule collection di design firmate Multitudes e BONVINI & Cabaret Typographie, nate in occasione della mostra BOLD! Declinazioni tipografiche Campari: Munari, Depero e oltre, che celebrano la creatività grafica e tipografica legata alla storia di Campari. Un regalo che unisce stile, cultura e sapori.
Raphael Rubinstein, Pittura provvisoria
Negli ultimi decenni, numerosi artisti hanno scelto di sfuggire ai virtuosismi tradizionali, dando vita a opere che mettono in discussione la stessa definizione di pittura. Grandi tele, piene di sbavature e tentativi abortiti, testimoniano una lotta cruda con il medium. Altre opere, più piccole, sembrano indebolite dal gesto incerto e da uno stile trasandato. Alcuni artisti, invece, optano per l’autosabotaggio, celando il loro contenuto dietro teli strappati. Ma perché i pittori dovrebbero firmare opere che sembrano destinate al fallimento? Forse per liberare l’arte dalle logiche del mercato e dalle aspettative che da secoli gravano sulla pittura. La storia dell’arte moderna è ricca di atti di negazione e di rifiuto radicale, un atteggiamento che trova paralleli nelle tradizioni artistiche e filosofiche asiatiche, dove il “non finito” non è visto come un difetto, ma come una qualità preziosa da ricercare e apprezzare. Nei saggi raccolti in questo volume, pubblicati a partire dal 2009, Raphael Rubinstein traccia la genealogia della “pittura provvisoria” e riflette su un’arte che rivendica la propria transitorietà come autentico valore.
www.johanandlevi.com/scheda-libro/raphael-rubinstein
José Henrique Bortoluci, Sulle strade di mio padre
Quello di José Henrique Bortoluci è un debutto letterario che ha conquistato il pubblico internazionale, già in pubblicazione in dieci Paesi: un memoir di viaggio e avventura nella foresta amazzonica che esplora il rapporto speciale tra un figlio accademico e un padre camionista in pensione. Pubblicato da Iperborea, il racconto che nasce dalle loro conversazioni nella casa d’infanzia abbraccia una vita intera, una nazione intera: la dittatura, il lavoro duro e pericoloso nella costruzione della Trans-Amazzonica, la famiglia e le memorabili avventure sulla strada, tra eroismo e pragmatismo, come quella volta in cui Didi e un collega camionista legarono un poliziotto a un albero pur di tornare a casa in tempo per la cena. E poi la malattia, che per Didi è una condizione incomprensibile, ma per José diventa la metafora ineluttabile di un capitalismo che colonizza, invade, distrugge.