Categorie: Attualità

Arte e Benessere: le istituzioni e i musei che si stanno attivando per questa necessità collettiva

di - 17 Settembre 2024

Non vi è più dubbio che il binomio “Arte e Benessere” stia emergendo come un tema centrale per tutte le istituzioni che intendano aprirsi ad un nuovo modo di fruire e vivere l’arte. Tuttavia, non solo tale discussione interessa tutti (e non unicamente istituzioni e musei) ma è un errore ridurre il cuore del discorso ai temi della salute e della cura. O meglio, è necessario pensare ai concetti di salute e cura come a dei contenitori da riempire di nuovi significati, non limitati alla dimensione fisica o terapeutica, ma capaci di accogliere la dimensione collettiva, emotiva e politica dell’essere umano.

In questo senso, l’arte non è solo un balsamo che lenisce, non si limita a farci “stare bene”, ma agisce su livelli ben più profondi e complessi, ponendosi come strumento cruciale per affrontare alcune delle sfide più urgenti della nostra società.

Ecco che allora diventa anche un campo di azione per questioni di inclusione sociale, una piattaforma di incontro tra diversità e un luogo dove differenze culturali, economiche e generazionali possono dialogare, rompendo barriere e stereotipi. Né si può ignorare certamente l’importanza del capitale sociale, inteso come la rete di relazioni e comunità che si rafforzano grazie a esperienze culturali condivise. Attraverso l’arte, queste connessioni non solo si formano, ma crescono e si solidificano, creando tessuti sociali più resilienti e coesi.

Inoltre, il ruolo del sostegno emotivo fornito dall’arte in contesti di vulnerabilità non può essere sottovalutato. Che si tratti di percorsi di riabilitazione, di interventi nei luoghi di detenzione o di spazi di cura come ospedali e case di riposo, l’arte agisce come catalizzatore di trasformazione personale e collettiva.

Il Forum Cultura di Milano 2024

Se ne è discusso ampiamente all’ultimo Forum Cultura di Milano 2024, specialmente nel talk tenutosi il 6 settembre La cultura come cura: promuovere il benessere attraverso le arti, moderato da Domenico Piraina, direttore della Direzione Cultura del Comune di Milano.  Durante il dibattito, si è esplorata l’importanza della cultura nei contesti di cura e il suo ruolo nella promozione del benessere individuale, offrendo spunti su come le arti possano incidere positivamente nella vita delle persone.

Nel suo intervento, Stefano Boeri ha offerto una visione critica e innovativa del ruolo dei musei, riflettendo su come queste istituzioni non debbano essere considerate solo come “archivi della memoria”, ma come veri e propri “sensori del presente”, in grado di anticipare e immaginare futuri possibili. In questo contesto, Boeri ha sottolineato un aspetto spesso trascurato del museo: la sua capacità di provocare turbamento, incertezza e inquietudine. I musei non devono limitarsi a rassicurare il pubblico con narrazioni storiche lineari o con rappresentazioni armoniche, ma piuttosto devono confrontarsi con le complessità biografiche delle persone, mettendo in luce traiettorie di vita irregolari, ambigue o contraddittorie. Questa dimensione perturbante del museo permette di affrontare la realtà in tutta la sua ambivalenza, concorrendo a formare una visione del benessere che non si limita alla pura serenità, ma si nutre anche di sfide, dubbi e momenti di incertezza. Paradossalmente, è proprio attraverso l’inquietudine e il turbamento – fattori che a primo impatto potrebbero sembrare negativi – che si apre uno spazio di crescita e consapevolezza, capace di arricchire profondamente la nostra comprensione di ciò che significa vivere una vita piena e significativa. E allora, perché non immaginare di istituire proprio a Milano un distretto museale dedicato alla salute e al benessere, con al suo interno un centro di ricerca multidisciplinare? Questo l’auspicio di Annalisa Banzi, storica dell’arte e ricercatrice, che spiega come l’obiettivo di questo distretto sarebbe proprio quello di studiare e promuovere il ruolo delle arti e della cultura nella cura del benessere a 360°, creando un vero e proprio laboratorio di innovazione culturale e scientifica.

Il Lugano Happiness Forum

Non solo a Milano e non solo in Italia. Lugano, con la IBSA Foundation for Scientific Research ha organizzato lo scorso giugno il Lugano Happiness Forum, all’interno del quale, per due giorni, accademici, politici ed esperti si sono riuniti per discutere gli ingredienti essenziali nella ricetta per il raggiungimento del benessere e della felicità umana. Il Lugano Happiness Forum, organizzato da IBSA, in collaborazione con istituzioni locali e internazionali come Harvard, ha, senza dubbio, offerto un’opportunità unica per esplorare come scienza, cultura e anche la politica possano interagire per promuovere il benessere psico-sociale.

I prossimi appuntamenti

Presso la Fondazione Luigi Rovati, è stata inaugurata la mostra fotografica Fotografia imperfetta dentro il fragile vivere di Maurizio Galimberti, che apre le celebrazioni del mese dedicato ai malati di Alzheimer. L’esposizione propone ritratti inediti realizzati dall’artista agli ospiti del “Paese Ritrovato”, un villaggio dedicato alle persone affette da Alzheimer, realizzato dalla Cooperativa La Meridiana di Monza.

La Fondazione Luigi Rovati, da sempre attenta all’inclusione sociale, ha anche presentato il progetto “Stare bene insieme”, un percorso museale studiato per persone con patologie neurodegenerative e i loro accompagnatori.

Un secondo appuntamento da non perdere è fissato al prossimo 30 settembre alle ore 10, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove si terrà un evento imperdibile per chi è interessato al connubio tra arte e salute: The Intersection of Art and Health: Insights from the University of Florida Center for Arts in Medicine. Ospite d’onore sarà Ferol Carytsas, direttrice del prestigioso Centro per le Arti in Medicina dell’Università della Florida, che condividerà con il pubblico gli sviluppi più innovativi e promettenti di questo campo interdisciplinare.

L’evento, promosso dal Centro Studi e Ricerche di Psicologia della Comunicazione, diretto dal Prof. Andrea Gaggioli, è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo e il Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica.

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