Nonostante gli effetti della pandemia si stiano facendo sentire nel mondo dell’arte, tra fiere saltate e mostre aperte a singhiozzo, Generali crede nelle potenzialità del settore e, dopo aver recentemente aperto anche in Francia la sua unità dedicata all’insurance dei collezionisti, sta pianificando il via alle attività anche in Italia, già entro gli ultimi mesi del 2020. Il progetto Arte Generali fa parte del piano strategico Generali 2021 che, come previsto dal pilastro “crescita profittevole”, porterà all’ampliamento delle offerte e dei servizi, aprendosi, in questo caso, al segmento dell’arte.
Lanciata nel novembre 2019, con Maurizio Cattelan immortalato da Oliviero Toscani come testimonial d’eccezione, Arte Generali ha aperto prima in Germania, il cui mercato, sempre nel settore dell’arte, è stimato intorno ai 365 miliardi di euro, rappresentando circa il 10% del valore mondiale. Ideatore del piano assicurativo dedicato ai collezionisti d’arte è stato Giovanni Liverani, CEO di Generali Deutschland, insieme a Jean Gazançon, CEO di Arte Generali. Quindi il passaggio negli Emirati Arabi Uniti e in Francia, altre roccaforti del settore, emergenti e tradizionali. E adesso, dopo un passaggio via app, tocca all’Italia.
Secondo le stime fatte da Generali, si prevede un aumento del valore delle opere d’arte di oltre il 20%, fino al 2022. Parallelamente, il mercato assicurativo del settore potrebbe registrare una crescita media annua del 6%, fino ad arrivare alla ragguardevole cifra di 2,3 miliardi di dollari in premi lordi, nel 2022.
«Gli obiettivi del break even e di raggiungere premi per 50 milioni in tre anni tengono in considerazione solamente il business organico in Europa, ovvero non tengono conto di eventuali acquisizioni di portafogli esterni e dell’eventuale sviluppo negli Stati Uniti e in Asia», specificano da Arte Generali anche se «Eventuali acquisizioni possono rappresentare un’opportunità per accrescere il portafoglio in modo profittevole, ma non sono attualmente in vista e saranno in qualsiasi caso valutate con un approccio opportunistico».
Insomma, il piano è ambizioso: raggiungere una raccolta fondi di 50 milioni nel giro di un triennio e il terzo posto sul podio nel segmento globale dell’assicurazione per l’arte nei prossimi cinque anni. Una strategia che, nel lungo periodo, punta alla leadership e che è stata preparata già da tempo, proprio in Italia. Arte Generali è una delle ramificazioni ideali di Valore Cultura, il programma pluriennale di Generali Italia per sostenere le migliori iniziative artistiche e culturali del nostro Paese. Similmente, è stato presentato anche in Germania un piano per premiare artisti, musei e gallerie. I Digital Leaders Art Awards premieranno infatti i migliori progetti che utilizzano strumenti digitali per promuovere l’accesso all’arte e alla creatività nella società, un tema che, in questo periodo, è quanto mai urgente.
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