25 marzo 2021

Città, scuola, cultura, per parlare di futuro all’Italian Youth Forum di Parma

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In diretta streaming da Parma Capitale della Cultura, si terrà la terza edizione dell’Italian Youth Forum, piattaforma di discussione promossa da AIGU e dedicata al futuro dei giovani

AIGU – Associazione Italiana Giovani UNESCO

Una “eredità” di 20mila euro a disposizione di ogni maggiorenne, per finanziarne la formazione, un legge che preveda il coinvolgimento attivo dei giovani, un New Deal della cultura che dia una spinta in avanti a un settore tanto devastato dalla pandemia quanto fondamentale per lo sviluppo della nostra nazione. Insomma, strategie di sviluppo possibili per ripristinare la prospettiva di un futuro concreto. Sono alcune delle proposte delle quali si discuterà il 27 marzo 2021, in occasione dell’appuntamento annuale dell’Italian Youth Forum, manifestazione promossa dall’AIGU – Associazione Italiana Giovani UNESCO che, per questa terza edizione, sarà trasmessa in diretta streaming da Parma, nell’ambito del programma di Parma Capitale Italiana della cultura italiana 2020+21. A parlarne, nel corso di una serie di tavoli di discussione, a partire dalle 11, rappresentanti di istituzioni, società e aziende, esperti di innovazione e sostenibilità, ricercatori, scienziati, artisti, architetti e designer.

In questa occasione, sarà presentato anche il Manifesto Next Generation You, «Con proposte concrete, precise e immediate per un nuovo protagonismo giovanile e per dare centralità ai temi della sostenibilità, della rigenerazione, della cultura, tanto più in un momento così delicato per tutti», ha dichiarato il presidente di AIGU, Antonio Libonati. «La transizione ecologica sarà un processo lungo e ci coinvolgerà tutti. Nessuno escluso. Sarà il banco di prova soprattutto per decisioni partecipate e condivise con chi è da sempre lasciato ai margini, i giovani in primo luogo. Abbiamo il dovere di formulare un piano d’azione coerente, per far sentire la voce di una generazione che è l’ultima a poter fare qualcosa per impedire gli effetti peggiori innescati dai cambiamenti climatici», ha continuato Libonati.

L’Italian Youth Forum parte dai quattro pilastri della Casa Comune

Ad aprire la discussione, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. Si partirà con “La casa comune”, talk incentrato sui temi del coinvolgimento dei giovani, della tutela dell’ambiente e della lotta alle disuguaglianze, a partire dal case study del Well-being of Future Generations Act, in vigore in Galles dal 2015 e che ha consentito di coinvolgere oltre 5mila persone nella formulazione di raccomandazioni al governo nel solco degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Proprio la cura del nostro ecosistema sarà al centro della discussione, con la proposta di inserire i principi della tutela dell’ambiente nella Costituzione Italiana, insieme ai diritti di partecipazione giovanile, alla casa e all’accesso a internet.

La giornata proseguirà con “Nutrire il futuro”, “La scuola di tutti”, “Sei la mia città”, “New Deal della cultura”, quattro tavoli tematici ispirati ai pilastri del Manifesto Next Generation You. Tra gli ospiti, anche la sindaca di Roma Virginia Raggi, il vicedirettore della FAO Maurizio Martina e il presidente di UNESCO Italia Franco Bernabè. Parteciperanno scienziati, innovatori, artisti tra i quali: il direttore del MIT Senseable City Lab di Boston Carlo Ratti, l’economista e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali Stefano Zamagni, il direttore d’orchestra Beatrice Venezi, il cantautore Giovanni Truppi. Uno spazio sarà anche dedicato alle esperienze di Iris Ceramica Group, Emil Banca e Gruppo Chiesi, imprese del territorio attive in un percorso di sostenibilità ambientale e sociale.

Una eredità universale per la formazione

Ristori culturali e reddito ai lavoratori dello spettacolo sono tra gli argomenti più urgenti all’ordine del giorno nel settore specifico della cultura, tra i quali spicca la proposta di una eredità universale di 20mila euro per i neomaggiorenni, per aprire a tutti la possibilità di ricevere una istruzione adeguata, a prescindere dalle condizioni sociali ed economiche di partenza.

In un report della Banca d’Italia, prendendo in esame tutti i fattori connessi alla famiglia allargata e fuori dal controllo del singolo, si è arrivato a stimare un impatto che arriva al 90% della variabilità del reddito. Secondo un recente studio citato dal briefing “Disuguitalia” di Oxfam2, l’ascensore generazionale è bloccato, soprattutto per chi parte dai piani più bassi dell’edificio sociale. Il 32% dei figli i cui genitori appartengono al quintile più povero in termini di ricchezza netta posseduta restano nello stesso quintile e soltanto il 12% dei figli con un profilo patrimoniale basso riescono a raggiungere il quintile più ricco.

Per sbloccare questa situazione si propone una borsa di studio con cui finanziare la formazione dei giovanissimi in senso ampio (università, visite a musei, concerti, acquisto di libri, lezioni e corsi di specializzazione). La misura avrebbe un valore di 12 miliardi all’anno, da coprire in parte con i fondi che attualmente vengono stanziati per le borse di studio e per tutti i bonus per i giovani erogati dallo Stato. Un’altra parte sarebbe finanziata attraverso una riforma del fisco, in chiave di una più equa progressività e tassazione dei trasferimenti di ricchezza più alti.

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