Il Comune di Siena ha lasciato a fine settembre la Fondazione Musei Senesi: la Torre del Mangia e il Museo Civico sono usciti dal circuito di oltre 40 piccoli musei che da quasi vent’anni si propongono in una rete territoriale, con l’obiettivo della valorizzazione di un grande patrimonio culturale diffuso tra circa trenta comuni.
La motivazione della decisione è stata dettata dall’insoddisfazione per i vantaggi ottenuti, a fronte di un costo di partecipazione giudicato troppo oneroso. Scelte di amministrazione a parte, l’auspicio di tutti coloro che hanno a cuore le testimonianze d’arte, di storia e il paesaggio dello straordinario territorio della provincia di Siena, è che questi musei aperti alle visite e allo studio consolidino la loro identità di luoghi di bellezza assoluta, lungo percorsi di conoscenza che escono dalle mete più note e frequentate e per questo regalano in modo sorprendente occasioni e atmosfere speciali.
In città, dove la storia recente è stata particolarmente travagliata (e in tema di patrimonio museale ci sono in ballo tra l’altro decisioni sul Santa Maria della Scala), l’abbandono della fondazione Musei Senesi dea parte del Comune di Siena è stato visto da molti come una mossa politica della giunta, in opposizione alle scelte della precedente amministrazione; ma entrambe le parti, Comune e Fondazione, hanno parlato di apertura al dialogo.
Facendo prevalere pragmatismo, lungimiranza e interessi collettivi, sarebbe bello che questo episodio si configurasse anzi come la spinta al ripensamento di un modello positivo di collaborazione, imprimendo un’accelerazione verso la costituzione di un sistema in grado di sviluppare maggiormente tante piccole e preziose realtà. Questo sia ai fini della preservazione del territorio e della tutela dei beni che della proposta per un turismo non intensivo.
E non sarebbe male immaginare anche a Siena, in un futuro non lontano, un sistema museale davvero integrato, come accade in altre città europee, oltre i muri burocratici e ideologici delle singole amministrazioni, locali, territoriali, nazionali, pubbliche o private.
Gli spazi della cripta del Santuario della Madonna della Guardia di Tortona si animano con l’arte contemporanea: l’intervento di Andrea…
L'artista taiwanese Hsin-Chien Huang esplora i temi di tecnologia, controllo e identità attraverso cinque installazioni immersive al MEET Digital Culture…
Ottimi risultati per i gioielli de Il Ponte Casa d'Aste, a Milano. In buona compagnia con l'arte moderna e contemporanea,…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
Presentato in anteprima a Roma, l’ultimo film di Miguel Gomes è una storia d’amore e d’avventura, travagliata e dinamica, ambientata…
Gli spazi della Fondazione Marta Czok di Venezia ospiteranno una mostra dell’artista polacco Rafal Podgorski, che ce ne parla in…