26 giugno 2020

Con l’Art Bonus, 20 milioni di euro per il patrimonio culturale dei Comuni

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Maggiori risorse e condizioni di accesso semplificate per mutui agevolati su interventi di valorizzazione, restauro e manutenzione di beni culturali pubblici: c’è l’intesa tra ALES, ICS e ANCI

ALES -Arte Lavoro e Servizi, ICS – Istituto per il Credito Sportivo e ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, hanno annunciato il nuovo Protocollo d’Intesa Art Bonus, con il quale si mette a disposizione dei Comuni un plafond di 20 milioni di euro per la concessione di mutui agevolati, indirizzati al completamento di interventi su beni culturali pubblici di loro appartenenza, destinatari di erogazioni liberali attraverso Art Bonus.

«L’Art Bonus si conferma una risorsa di grande importanza per il sistema dei beni culturali italiani. Con il nuovo protocollo intendiamo rendere ancora più semplice ed efficace l’utilizzo di questo strumento e dare nuova linfa a una ripartenza che ponga le sue basi sull’immenso patrimonio artistico e culturale diffuso su tutto il territorio nazionale», ha dichiarato Mario De Simoni, Presidente e AD di Ales.

I finanziamenti dovranno essere utilizzati per completare il fabbisogno finanziario necessario all’integrale realizzazione dei progetti, a condizione che questi abbiano ottenuto donazioni con Art Bonus per un importo di almeno il 51% del costo complessivo dell’Intervento. Per i Comuni delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia la soglia è ridotta al 30%. Ogni Comune potrà ottenere uno o più mutui, fino all’importo massimo di 6 milioni di euro.

«L’Istituto per il Credito Sportivo è pronto ad assumersi nuove responsabilità, coerentemente con le proprie finalità, per sostenere concretamente le esigenze del sistema culturale italiano. Il primo impegno, mettendo a disposizione risorse umane e finanziarie, sarà quello di collaborare con Ales e Anci per contribuire a potenziare lo strumento Art Bonus, non solo attraverso finanziamenti a condizioni fortemente agevolate, ma anche promuovendo e raccogliendo donazioni da soggetti privati. In questo modo intendiamo favorire lo sviluppo di progetti, l’apertura di cantieri e la ripresa di attività che potranno contribuire, attraverso la Cultura e la piena fruizione dei suoi beni pubblici, al ritorno alla normalità e alla ripartenza di tutto il Paese», ha commentato Andrea Abodi, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo.

«I Comuni sono custodi dell’identità profonda del Paese e di ciò che che lo rende unico a livello internazionale. Con il potenziamento dell’Art Bonus sarà possibile portare a conclusione interventi di salvaguardia del patrimonio culturale che ne consentano una fruizione ampia e diffusa e contribuiscano a rafforzare la capacità di attrattiva turistica delle realtà territoriali italiane», ha concluso Roberto Pella, Vicepresidente ANCI.

Come funziona l’Art Bonus

L’Art Bonus è lo strumento fiscale introdotto nel 2014 allo scopo di favorire il mecenatismo culturale attraverso l’attribuzione di un credito di imposta a fronte di erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. In particolare il donatore, persona fisica o giuridica, di una erogazione liberale elargita per interventi a favore della cultura e dello spettacolo, potrà godere di un regime fiscale agevolato nella misura di un credito di imposta pari al 65%. L’erogazione liberale, o elargizione liberale o mecenatismo, è un contributo in danaro elargito da un benefattore senza obblighi di controprestazione o riconoscimenti di natura economica.

A oggi, hanno beneficiato di tale misura 1884 enti e oltre 15500 mecenati, per un totale di 3800 interventi e 464 milioni di euro raccolti su tutto il territorio nazionale. Tra gli ultimi siti iscritti alla piattaforma Art Bonus, il Must – Museo Storico della Città di Lecce e la Biblioteca Universitaria di Napoli. Tra i siti che hanno beneficiato della misura, anche il MARC – Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la casa dei Bronzi di Riace, che riapre le porte al pubblico oggi, 26 giugno. Nell’ambito del Decreto Rilancio, inoltre, l’Art Bonus è stato esteso anche ai complessi strumentali, alle società concertistiche e corali, ai circhi e agli spettacoli viaggianti.

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