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Due opere di Giorgio De Chirico e di Renato Guttuso della collezione d’arte della Rai ed esposte nella sede di viale Mazzini, a Roma, sarebbero state trafugate. A diffondere la notizia, Striscia la Notizia nella puntata andata in onda il 13 maggio. Autore del servizio, l’inviato Pinuccio, al secolo Alessio Giannone, che ha anche rivolto alcune domande all’Ingegner Nicola Sinisi, a capo della Direzione Canone e Beni Artistici dal 2018, il quale ha ammesso l’esistenza di un inchiesta da parte della magistratura, volta a chiarire la vicenda delle sparizioni.
In effetti, un avvenimento simile, nella sede romana della Rai, già era avvenuto. Tempo fa, il Messaggero riportava la scoperta del furto di un’opera di Ottone Rosai, sempre di proprietà della collezione della televisione pubblica. L’opera era stata poi sostituita con un falso, indistinguibile per i non esperti. Autore del colpo, compiuto negli anni ’70, un ex dipendente, che riuscì anche a vendere l’opera, per 25 milioni di lire, reo confesso ma non condannato per la prescrizione del reato.
Le altre due opere dovrebbero essere state trafugate in tempi più recenti: si tratta della Domenica della buona gente, di Guttuso, e di Vita nei campi, di De Chirico. Quest’ultima poi, sarebbe stata sostituita da una copia, anch’essa scomparsa. L’opera di Guttuso, invece, non è mai stata sostituita, nemmeno con una copia e oggi semplicemente non è più reperibile. «C’è un’inchiesta della magistratura, in Italia bisogna imparare a rispettare i ruoli e quindi io non le dico niente da questo punto di vista», ha dichiarato Sinisi, rispondendo alle domande dell’inviato di Striscia la Notizia. «Noi tutte le denunce che ci risultano fino ad ora le abbiamo fatte. Il patrimonio è vasto e forse il lavoro di ricognizione non l’abbiamo ancora finito».
Ma secondo quanto riportato da Repubblica, sarebbero piu di dieci i capolavori trafugati da viale Mazzini. Le indagini sono tuttora in corso e, per fare chiarezza sulla vicenda, che potrebbe coinvolgere anche elementi interni all’azienda, è stato ominato anche un comitato scientifico. Al momento, i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, guidati dal generale Roberto Riccardi, stanno analizzando il patrimonio di opere esposte e custodite nelle diversi sedi regionali della televisione pubblica.