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Mentre una fetta del nostro Paese è rimasta paralizzata da una sorta di quarantena a causa del Coronavirus (qui un ritratto distopico di Milano, per fare un esempio), in giro per il mondo questa è stata una settimana fitta di eventi. Ve ne proponiamo alcuni, nella nostra immancabile rubrica del fine settimana, exibart.artworld, riprendendo le notizie del mondo dell’arte tratte dalle maggiori testate internazionali.
- A proposito di Coronavirus. Sotheby’s ha annunciato che trasferirà in America le maggiori aste che si sarebbero dovute tenere a Hong Kong in primavera. Per questioni di sicurezza, la casa d’aste ha infatti preferito spostare l’evento di aprile a New York. Le altre aste previste, invece, saranno rimandate all’estate. Per le stesse misure preventive e per arginare il contagio, anche il Giappone ha deciso di chiudere alcuni musei, tra cui il celebre teamLab Borderless di Tokyo.
- Per un museo che chiude, ce n’è uno che spalanca le sue porte per la prima volta. È il National Museum of Contemporary Art di Atene, che apre dopo una lunga serie di ritardi, dovuti a mancanza di fondi e altre disavventure. Il Ministro della Cultura lo ha definito un momento storico, che apre a nuove opportunità per l’arte contemporanea in Grecia.
- A Oslo verrà demolito un palazzo degli anni Sessanta, che presenta cinque murales che Pablo Picasso ha progettato in collaborazione con l’artista norvegese Carl Nesjar. Il governo promette di preservare i capolavori, ma Hyperallergic riporta che non tutti sono così fiduciosi.
- La mostra di Leonardo da Vinci al Louvre di Parigi non delude le aspettative e si conferma lo show dei record. La mostra ha chiuso le porte lunedì, contando oltre un milione di visitatori. A fronte delle richieste pressanti, il museo ha reso disponibili online 30.000 biglietti ulteriori, per visitare l’esposizione in tarda serata in via eccezionale. Inutile a dirsi, le prenotazioni sono esaurite in tre ore.
- C’è un nuovo artista in circolazione, e il suo cognome è parecchio familiare. Hunter Biden, figlio dell’ex vice presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha deciso di abbandonare la sua carriera di avvocato e imprenditore, per dedicarsi interamente alla produzione artistica. Stando a quello che riporta Artnet News, Biden ha dichiarato che realizzare disegni con l’inchiostro soffiato su carta, lo ha aiutato a uscire da un periodo di dipendenza.
- I quindici membri dello staff della storica testata Cahiers du cinéma si dimettono insieme per protestare contro i nuovi proprietari. Un pool di banchieri, imprenditori e produttori cinematografici ha infatti acquistato recentemente la rivista. Artforum racconta che lo staff di “Cahiers du cinéma” ritiene che l’accordo stabilito comprometta la loro indipendenza editoriale.