Mentre una fetta del nostro Paese è rimasta paralizzata da una sorta di quarantena a causa del Coronavirus (qui un ritratto distopico di Milano, per fare un esempio), in giro per il mondo questa è stata una settimana fitta di eventi. Ve ne proponiamo alcuni, nella nostra immancabile rubrica del fine settimana, exibart.artworld, riprendendo le notizie del mondo dell’arte tratte dalle maggiori testate internazionali.
Per un museo che chiude, ce n’è uno che spalanca le sue porte per la prima volta. È il National Museum of Contemporary Art di Atene, che apre dopo una lunga serie di ritardi, dovuti a mancanza di fondi e altre disavventure. Il Ministro della Cultura lo ha definito un momento storico, che apre a nuove opportunità per l’arte contemporanea in Grecia.
A Oslo verrà demolito un palazzo degli anni Sessanta, che presenta cinque murales che Pablo Picasso ha progettato in collaborazione con l’artista norvegese Carl Nesjar. Il governo promette di preservare i capolavori, ma Hyperallergic riporta che non tutti sono così fiduciosi.
C’è un nuovo artista in circolazione, e il suo cognome è parecchio familiare. Hunter Biden, figlio dell’ex vice presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha deciso di abbandonare la sua carriera di avvocato e imprenditore, per dedicarsi interamente alla produzione artistica. Stando a quello che riporta Artnet News, Biden ha dichiarato che realizzare disegni con l’inchiostro soffiato su carta, lo ha aiutato a uscire da un periodo di dipendenza.