La domenica è il giorno dedicato al riposo e a exibart.artworld. Come ogni fine settimana, selezioniamo per voi le migliori notizie tratte dai periodici internazionali, per essere sempre aggiornati sul mondo dell’arte. Che rapporto c’è tra arte e politica? Come sta andando la seconda edizione di Frieze Los Angeles? Ma soprattutto: come si pronuncia Vincent Van Gogh? La risposta a queste domande nella puntata di oggi.
Non siete riusciti ad andare a Los Angeles per la nuova edizione di Frieze? Niente paura, Artnet News ci propone una valida alternativa all’aereo last minute. Ecco le prime impressioni, direttamente dall’opening. Tante opere interessanti con vendite a 6 cifre (qui la top 5, sempre da Artnet News), visitatori famosissimi (Leonardo Di Caprio, JLo e tante altre superstar) e anche un live-streaming su Instagram, per non perdersi i momenti salienti.
Il tema dell’arte che si attiva per un reale cambiamento politico e culturale, si ritrova anche in altri continenti. È il caso di tre artisti di Hong Kong, eletti a consiglieri distrettuali. Hanno deciso di candidarsi per contrastare le minacce alla libertà di espressione e per rafforzare la scena artistica locale, dando un reale contributo all’affermazione dell’identità culturale della città. Un articolo del South China Morning Post presenta le loro iniziative.
Stesso discorso per l’Australia. A Melbourne si terrà The Bushfire Relief Auction, un’asta di beneficenza con tantissime opere di street art per aiutare le città a rialzarsi dopo i drammatici incendi che hanno devastato il Paese. Banksy, Shepard Fairey e tanti altri hanno messo a disposizione le loro opere con prezzi a partire dai 200 dollari. Tutti i dettagli nell’articolo di The Art Newspaper.
Boris Johnson ha nominato il suo nuovo segretario per la cultura, il ministro Oliver Dowden. È il quinto cambio della guardia, in soli due anni. Il problema è che Dowden non sembra essersi mai interessato particolarmente a questo settore, e alcuni rumors fanno pensare che con Johnson abbia intenzione di abolire il dipartimento Digital, Culture, Media and Sports.The Art Newspaper descrive la situazione nel dettaglio.
Adesso dite ad alta voce: Vincent Van Gogh. Probabilmente avrete pronunciato il cognome del celebre artista in modo sbagliato. In giro per il mondo tutti lo chiamano in modo diverso, ma come si pronuncia “Van Gogh”? In occasione di una mostra inaugurata a Londra, la CNN si è posta questo interrogativo. E non è facile, perché l’artista stesso firmava le sue opere semplicemente come Vincent, consapevole che tutti avrebbero pronunciato male il suo cognome. Tra l’altro il Van Gogh Museum ha una raccolta di storie in evidenza sul suo profilo Instagram, con le pronunce dei followers da tutto il mondo (e la giusta pronuncia, per svelare l’arcano).