30 dicembre 2021

Furto milionario al Castello: i sei di Dresda vanno a processo

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Inizierà a gennaio 2022 il processo ai sei presunti autori dello spettacolare furto di gioielli al Castello di Dresda ma della refurtiva non c'è ancora traccia

il furto al castello di dresda

Passeranno alla storia come i sei di Dresda ma, prima di diventare protagonisti di qualche film o serie tv, dovranno andare a processo a gennaio 2022, sospettati di essere gli autori dello spettacolare furto milionario ai danni del Palazzo Reale della città della Sassonia. Nel novembre del 2019, i ladri si introdussero nella Grünes Gewölbe, l’ala del Castello in cui si trovano le cosiddette Sale delle Volte Verdi, dove è conservata la collezione di gioielli più ampia d’Europa – almeno prima del colpo –, riuscendo a portar via tre set di preziosi, per un valore che, secondo la stime del giornale Bild, potrebbe rientrare nell’ordine del miliardo di euro. Nel qual caso – ma la stima è tutt’altro che ufficiale, considerando il taglio scandalistico e gossipparo del quotidiano tedesco –, si tratterebbe di un record assoluto, superando anche il leggendario furto all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, dove, il 18 marzo del 1990, due uomini vestiti da poliziotti trafugarono 13 opere, di artisti come Manet, Degas, Rembrandt e Vermeer.

Il processo si aprirà il 28 gennaio e gli uomini, tutti relativamente giovani, di età compresa tra i 22 ei 28 anni, sono accusati di rapina organizzata e incendio doloso. Per coprire la loro irruzione, i presunti ladri hanno infatti appiccato un incendio che ha interrotto l’alimentazione dei lampioni fuori dal museo. Gli uomini hanno poi segato le sbarre di ferro per riuscire a entrare nella sala. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso due dei ladri entrare nel museo, armati di torce, alla ricerca di oggetti di valore da rubare.

21 gioielli, contenenti più di 4.300 diamanti, zaffiri, rubini e smeraldi, sono stati rubati tutti insieme. Tra i pezzi di maggior pregio, anche una spada con quasi 800 diamanti incastonati nel manico e nell’elsa, un set di gioielli appartenuto a una regina di Sassonia, la stella dell’Ordine polacco dell’Aquila Bianca e una medaglia tempestata di diamanti appartenuta ad Augusto il Forte, re della Polonia. Ma il pezzo forte del furto è stato il famoso diamante bianco di Dresda da 49 carati, proveniente dall’India. La refurtiva finora non è stata recuperata e gli esperti temono che i pezzi siano stati smembrati per facilitare la vendita ma particolari più precisi potrebbero venir fuori durante il processo, che si annuncia come uno dei più avvincenti di sempre, almeno per il settore dei furti d’arte.

Nel frattempo, possiamo recuperare su Netflix, la storia della rapina all’Isabella Stewart Gardner Museum, raccontata dalla miniserie “This is a Robbery: The World’s Biggest Art Heist”, diretta da Colin Barnicle. In quel caso, il valore delle opere rubate ammontava a oltre 500 milioni di dollari. Le opere, mai ritrovate, portavano le firme di Degas, Rembrant, Manet e Veermer.

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