«La galleria è impegnata a promuovere un posto di lavoro in cui i dipendenti sono sicuri, autorizzati a fare del loro meglio il lavoro e in grado di esprimere liberamente le preoccupazioni. Il successo della galleria deriva dagli sforzi straordinari dei nostri dipendenti e proseguiremo con determinazione questa indagine per garantire che il nostro team viene fuori più forte di prima», ha dichiarato Larry Gagosian, commerciante d’arte americano e fondatore delle gallerie Gagosian, tra le più influenti nel panorama globale dell’arte contemporanea. Sam Orlofsky, direttore della galleria Gagosian di New York, è stato licenziato a seguito di un’indagine per accuse di comportamenti inaccettabili e ripugnanti verso colleghe donne: «La galleria si aspetta che tutti i dipendenti aderiscano ai nostri valori quali rispetto reciproco, dignità , collaborazione e onestà ».
Era dal 2001 che Orlofsky faceva parte del team Gagosian: ha svolto un ruolo chiave nella strategia digitale della galleria, guidando le sue (allora insolite) sale di visualizzazione online già dal 2018. Negli ultimi tre anni, ha guidato l’espansione digitale della galleria, sviluppando la programmazione in streaming, l’iniziativa Artist Spotlight e le viewing room online, mettendo a disposizione del pubblico del web, per 48 ore, un’opera della galleria. Ha lavorato a stretto contatto con artisti famosi come Dan Colen, Alex Israel, Mary Weatherford e Jonas Wood. «Mr. Orlofsky rifiuta di commentare in questo momento», ha dichiarato ad Artnet il suo avvocato John J. Rosenberg.
Il 19 ottobre 2020, le accuse contro Orlofsky hanno iniziato a emergere sui social media dopo una storia Instagram di Jerry Gogosian (nessuna relazione con la galleria Gagosian) in cui incoraggiava la gente a farsi avanti: «Sei mai stato aggredito verbalmente o sessualmente da Sam Orlofsky mentre lavorava a Gagosian? Ti sei sentito discriminato o come se non avessi alcuna importanza in quel contesto lavorativo? Se è così, contattami». Le risposte sono state molteplici: accuse di violenza e atti intimidatori da parte di tante donne ma anche di uomini. La galleria ha dunque deciso di licenziare Sam Orlofsky, senza paga.
Il gesto di Larry Gagosian assume un ruolo di fondamentale importanza, soprattutto nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne. La consapevolezza e la denuncia del problema stesso danno credito e valore a fatti sempre più presenti nella nostra quotidianità (e anche nel sistema dell’arte, come abbiamo scritto in diverse occasioni) ma per non questo non da considerare normali.
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Ci auguriamo un comportamento univoco della chiesa cattolica verso i casi di pedofilia