Dopo le proteste delle scorse settimane, perlopiù inoffensive e inascoltate, in vari musei in tutta Europa – e anche in Italia – gli attivisti per l’ambiente di Just Stop Oil hanno lanciato una zuppa di pomodoro su uno dei girasoli di Vincent Van Gogh, esposto alla National Gallery di Londra. L’azione di protesta si è svolta intorno alla 11, nella Sala 43 del museo londinese: dopo aver mostrato una maglietta con la scritta “Just Stop Oil”, le due giovani attiviste hanno gettato il liquido sul dipinto, che è comunque protetto da un vetro antiurto, suscitando reazioni di stupore e spavento nelle persone presenti. Dopo aver versato il contenuto dei barattoli, le due attiviste si sono incollate al muro sotto l’opera. «Cosa vale di più, l’arte o la vita?», ha detto ad alta voce una delle manifestanti, «Vale più del cibo? Più della giustizia? Siete più preoccupati per la protezione di un dipinto o per la protezione del nostro pianeta e delle persone?».
«La creatività e la genialità umana sono in mostra in questo museo, ma il nostro patrimonio viene distrutto dall’incapacità del nostro governo di agire sulla crisi climatica e sull’aumento del costo della vita», scrivono sulla pagine ufficiale di Just Stop Oil, nel post di condivisione del video dell’azione, che è diventato immediatamente virale sul web, suscitando le reazioni più disparate. All’azione si è idealmente unito anche il gruppo Extinction Rebellion, che ha convocato una manifestazione collettiva a Trafalgar Square per oggi stesso.
Van Gogh realizzò la serie dei girasoli, dipinti a olio su tela, tra il 1888 e il 1889, originariamente per decorare la sua casa ad Arles in previsione della visita del suo amico artista, Paul Gauguin. Le versioni dei girasoli in vaso conosciute fino a ora sono sette e quelle nelle collezioni pubbliche sono conservate tra il Van Gogh Museum di Amsterdam, della Neue Pinakothek di Monaco di Baviera, del Philadelphia Museum of Art e del Seiji Togo Memorial Sompo Japan Nipponkoa Museum of Art, a Tokyo. Quello della National Gallery, che risale al 1888, presenta 15 girasoli – la versione più comune – e fu acquistato dal museo col contributo del Courtauld Fund nel 1924: si tratta dell’opera della collezione del museo londinese più venduta e riprodotta nel merchandise.
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