Gli attivisti per l’ambiente tornano in azione, ancora a Firenze: nella mattinata di oggi, due attivisti vicini a Ultima Generazione, il movimento transnazionale ambientalista, hanno imbrattato con della vernice arancione lavabile la facciata di Palazzo Vecchio. Situato in piazza della Signoria e tra gli esempi di architettura trecentesca più iconici dal mondo, Palazzo Vecchio è anche la sede del Comune e, infatti, sul posto è immediatamente intervenuto il sindaco, Dario Nardella, che si è letteralmente scagliato urlando a squarciagola contro uno degli attivisti, strattonandolo a più riprese in un rabbioso impeto di foga e apostrofandolo in malo modo.
Il video dell’intera azione è stato ripreso e trasmesso sui canali social di Ultima Generazione. Nelle immagini, si vedono i due attivisti, un uomo e una donna, usare degli estintori per spruzzare la vernice sulla parete dell’edificio, in caratteristico bugnato rustico in pietraforte. Dopo poco, l’intervento di due agenti della Polizia Municipale, seguiti dal furioso Dario Nardella, che già si trovava in Piazza della Signoria.
«Lo scempio di Palazzo Vecchio è l’ennesima azione sconsiderata, puro vandalismo senza alcuna attenuante», ha dichiarato il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano. «Non si tratta di gesti dimostrativi senza danni, perché oltre ai notevoli costi di pulizia che ricadono sulla collettività vanno considerate le conseguenze sul piano dell’immagine dell’Italia, intimamente legata al patrimonio culturale nazionale. Stiamo lavorando a un rafforzamento del sistema sanzionatorio soprattutto a norme che facciamo pagare ai responsabili i costi di pulizia e ripristino dei luoghi».
«Senza petrolio sarà dura, ma senza acqua di più», si legge in un post diffuso da Ultima Generazione, che fa riferimento al Palazzo Vecchio: «La locuzione latina dice Nomen omen (il nome è un presagio) ed è proprio così. Descrive un potere vecchio, indifferente e incompetente nell’affrontare l’emergenza del nostro tempo. Continuiamo ad andare nella direzione opposta al buonsenso».
«E voi siete pronti a essere sempre più poveri? Siete pronti ad avere l’acqua razionata? Siete pronti ad avere sempre meno energia perché non si possono raffreddare le centrali? Siete pronti a morire (letteralmente) per le ondate di calore? Chiediamo lo stop dei sussidi pubblici ai combustibili fossili. Chiediamo buonsenso, nulla di più», continuano nel post.
L’azione di oggi, spiegano da Ultima Generazione, segue la bocciatura, in commissione di bilancio del Senato della Repubblica, di alcuni emendamenti a un disegno di legge riguardante il taglio dei SAD – Sussidi Ambientalmente Dannosi, avvenuta il 16 marzo. Secondo un rapporto pubblicato a novembre 2022 da Legambiente, che tra le varie fonti ha utilizzato i dati del “Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli” del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, già della Transizione Ecologica, nel 2021 circa 13,4 miliardi di euro erano riconducibili a sussidi diretti alle fonti fossili, mentre 28,4 miliardi a sussidi indiretti, ossia «Voci di spesa che finanziano il consumo di fonti fossili impedendo l’innovazione del settore». Il rapporto mette in evidenza come in tema di trasferimenti di bilancio e agevolazioni fiscali legate alla produzione e all’uso delle fonti fossili, nei Paesi del G20 il sostegno sia passato da 147 miliardi di dollari, nel 2020, a 190 miliardi, nel 2021. Mentre il sostegno ai produttori è passato da 17 miliardi di dollari nel 2019 a 64 miliardi nel 2021.
Ma Ultima Generazione fa riferimento anche alla specifica situazione toscana: «L’inquinamento del mare a livello microbiologico è in aumento ogni anno. Tante zone vanno oltre i limiti di legge a causa della scarsa depurazione e dei rifiuti illegali nelle foci e nei canali. Con il caso della Strada Regionale 429 (la Val d’Elsa, in provincia di Siena, nds) con migliaia di tonnellate di rifiuti altamente tossici smaltiti sottoterra, abbiamo un esempio eclatante di crimine contro l’ambiente. La Regione Toscana ha solo isolato la zona promettendo una bonifica che sembra non essere nei suoi piani. Questa inazione costringe da più di un anno gli abitanti della zona a vivere nel terrore, quando la loro tutela dovrebbe essere invece un fatto prioritario».
Nel frattempo, Nardella si è impegnato in prima persona non solo a pulire l’edificio ma anche a polemizzare sui social network: «A proposito di ambiente e di siccità, per ripulire Palazzo Vecchio dal ‘blitz ambientalista’ sono stati consumati più di 5 mila litri d’acqua. Cinquemila». Rimanendo in tema di confronti e parallelismi numerici, circa un terzo di quanto serve per produrre un chilo di carne bovina in modo intensivo, secondo uno studio pubblicato dai ricercatori Mesfin M. Mekonnen and Arjen Y. Hoekstra.
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