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I consumi digitali culturali e il Covid-19. L’indagine Abbonamento Musei-OCP
Attualità
È in corso di svolgimento ArtLab 20, piattaforma per l’innovazione delle pratiche e delle politiche culturali promossa da Fondazione Fitzcarraldo. Quest’anno online fino al prossimo 13 giugno, con un calendario di 16 appuntamenti, tutti in streaming, fruibili sul sito e con al centro il tema del futuro delle politiche culturali nel post Covid-19, attraverso vari punti di osservazione: aree interne e marginali, Europa, tecnologie digitali e nuove forme di fruizione, provvedimenti per il settore culturale.
Nell’ambito del filone “Pensare Digitale”, si è svolto ieri l’appuntamento dal titolo “La dieta culturale COVID19 cambierà i consumi e i comportamenti culturali?”, con la presentazione dei risultati dell’indagine rivolta ai titolari dell’Abbonamento Musei di Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta (la carta all you can visit che dà libero accesso all’offerta culturale di un’intera regione, 365 giorni l’anno). L’indagine è stata realizzata su iniziativa dell’Associazione Abbonamento Musei, dall’Osservatorio Culturale del Piemonte, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino.
Consumi digitali culturali. “Gli Abbonati a casa”
All’indagine, avviata l’8 maggio e conclusa il 31 maggio, hanno partecipato 3.600 persone, di queste il 91% possiede l’abbonamento mentre il 7% aveva un abbonamento in passato e l’1% invece non l’ha mai avuto. Il monitoraggio ha interessato i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta: il 58% degli intervistati risiede in Piemonte, di cui il 32% nella città di Torino, il 39% in Lombardia, di cui il 15% nella città di Milano. I restanti risiedono in altre regioni d’Italia, e una piccola quota all’estero. Prevalente è il pubblico femminile: il 47% ha tra i 46 e i 65 anni, di questi 7 su 10 sono donne.
Durante il lockdown musei, teatri e biblioteche hanno messo a disposizione contenuti digitali per mantenere vivo il rapporto con il pubblico. Ma con quale gradimento da parte degli abbonati? Tra i 1.400 intervistati che hanno seguito le proposte digitali dei musei e beni culturali, il gradimento registrato è molto elevato: il 62% ha dichiarato di aver gradito molto e moltissimo l’offerta. 7 persone su 10 hanno scoperto qualcosa di nuovo sui musei dell’Abbonamento (il 72% dei lombardi e il 67% dei piemontesi).
Tornare al museo al termine delle restrizioni sociali
L’interesse ai contenuti digitali non ha esaurito, tuttavia, il desiderio di tornare a visitare musei e beni culturali: il 90% degli intervistati conta di visitare musei non appena possibile (soprattutto ville, parchi e castelli, grandi attrattori e luoghi che proporranno mostre o iniziative).
La fruizione digitale culturale tra l’emergenza e l’abitudine
Malgrado la forte predisposizione a voler rivivere la socialità nei luoghi culturali, 8 persone su 10 affermano di aver intenzione di continuare a fruire delle proposte digitali dei musei, con una propensione più alta all’aumentare dell’età: se negli under 18 è il 67% che continuerà a fruirne, tra gli over 65 è l’84% che lo farà. In generale, più l’esperienza vissuta è stata positiva più le persone desiderano approfondire, anche a pagamento. Il 71% degli intervistati sarebbe disponibile a fruire di VIDEO-RACCONTI delle collezioni, a un prezzo massimo medio di 3,02 euro; il 61% seguirebbe online TOUR GUIDATI VIRTUALI, a un prezzo massimo medio di 3,67 euro; il 54% sarebbe interessato a fruire di PODCAST per visitare in autonomia siti culturali del territorio regionale, a un prezzo massimo medio di 2,99 euro. Gli intervistati residenti in Lombardia sono più propensi a fruire dell’offerta digital e disposti a pagare un prezzo leggermente più alto in relazione a ciascun servizio, rispetto agli intervistati residenti in Piemonte.