Dopo la stretta delle vacanze di Pasqua, la possibilità di riaprire le attività è al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico, che ha sentito l’opinione del ministro della Cultura, Dario Franceschini, tra i promotori della via della ripresa. La proposta avanzata da Franceschini è quella delle riaperture di teatri, cinema e sale da concerto, già previste per le Regioni in Zona Gialla, ma con una capienza maggiore rispetto a quanto precedentemente stabilito. Allo stato attuale, il limite per gli ingressi è fissato al 25% della capienza, l’obiettivo è arrivare al 50%.
Il Ministro ha proposto inoltre di consentire alle regioni di sperimentare modalità di fruizione di eventi in determinati luoghi all’aperto, anche con numero maggiore di spettatori, introducendo misure aggiuntive di sicurezza, come già avvenuto in altri Paesi europei.
Il CTS ha ascoltato le proposte sulle riaperture di cinema e teatri e ha chiesto al Ministro Franceschini di inviare un documento di sintesi, sul quale si esprimerà in tempi rapidi, per consentire al Governo di deliberare quanto prima e provare a disinnescare quella che sta diventando una polveriera. Nel suo intervento, Franceschini ha infatti preso chiaramente posizione, ribadendo come la situazione non sia più sostenibile per lo spettacolo, un settore che ormai è chiuso da un anno e, al pari di quello della scuola, dovrebbe invece essere considerato parte essenziale per la vita dei cittadini.
Tra le misure di sicurezza, il CTS starebbe pensando anche all’istituzione dell’obbligo del tampone per il pubblico. Una proposta che l’AGIS – Associazione Generale dello Spettacolo non vede di buon occhio e che non dovrebbe essere presa in considerazione, in quanto risulterebbe come «Un elemento di discriminazione sociale, oltre che un ulteriore disincentivo alla partecipazione». Per l’AGIS, invece, si dovrebbe ragionare su argomenti quali la presenza massima degli spettatori, da stabilire in base all’effettiva capienza degli spazi, e sull’obbligo di indossare le mascherine Ffp2, ammissibile solo nel caso in cui risulti funzionale ad aumentare la capienza, prevedendo anche un sostegno ai gestori, se questi dovessero occuparsi anche della fornitura.
In linea con la volontà del Presidente del Consiglio Mario Draghi, a sostenere la riapertura anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che sta addirittura pensando a istituire una zona covid-free per le isole, sul modello della Grecia, per poter programmare l’imminente stagione estiva. Per Garavaglia, l’obiettivo è riaprire le spiagge entro il 2 maggio.
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