Jon Fosse
Va allo scrittore e drammaturgo norvegese Jon Fosse il Premio Nobel per la letteratura 2023. Nato ad Haugesund, cittadina affacciata sul Mare del Nord, il 29 settembre 1959, Fosse è particolarmente apprezzato in patria, tanto che, proprio per i suoi meriti letterari, gli è stata concessa la residenza onoraria nello storico palazzo di Grotten, situato nei locali del Palazzo Reale nel centro della città di Oslo e già dimora di importanti poeti e scrittori norvegesi. Nel 2007 fu insignito anche del titolo di Cavaliere dell’Ordre National du Mérite in Francia, tuttavia quello di Jon Fosse non era il nome dato tra i favoriti per il Nobel per la Letteratura 2023, che molti pensavano potesse andare alla pluripremiata canadese Margaret Atwood, autrice di tanti best-seller, come Il racconto dell’ancella, adattato anche a fortunata serie tv, o all’indiano naturalizzato britannico Salman Rushdie, che lo scorso agosto subì un attentato, perdendo la vista e l’uso della mano sinistra. Ma l’Accademia di Svezia alla fine ha scelto Fosse, «Per i suoi testi teatrali e la prosa innovativa che dà voce all’indicibile». I due libri con cui era stato candidato sono la prima e la terza parte di un’opera chiamata Settologia, pubblicata in tre volumi, che in Italia sta traducendo La nave di Teseo.
Si iscrisse all’Università di Bergen e studiò letteratura comparata, intraprendendo successivamente la carriera letteraria scrivendo in Nynorsk, uno dei due standard scritti della lingua norvegese. Il suo romanzo d’esordio, Raudt, svart (Rosso, nero), è stato pubblicato nel 1983. La sua prima opera teatrale, Og aldri skal vi skiljast (E non saremo mai separati), è stata rappresentata e pubblicata nel 1994. Fosse ha scritto romanzi, racconti, poesie, libri per bambini, saggi e opere teatrali. Suona il violino e gran parte della sua pratica di scrittura da adolescente prevedeva la creazione di testi per brani musicali.
Tradotto in 50 lingue, è il drammaturgo norvegese più rappresentato dopo Henrik Ibsen, del quale è considerato una sorta di continuatore spirituale, per la sua intensa capacità di rappresentazione della quotidianità . Tuttavia in Italia non è ancora seguitissimo: le pubblicazioni più recenti sono state curate da La Nave di Teseo. Tra i suoi autori preferiti, Samuel Beckett, Georg Trakl e Thomas Bernhard. Altri autori e libri che hanno influenzato la sua vita e il suo lavoro sono Olav Hauge, Franz Kafka, William Faulkner, Virginia Wolf e la Bibbia. Sebbene si definisse ateo, si è unito alla Chiesa cattolica tra il 2012 e il 2013, dopo essere stato tra i consulenti letterari del progetto Bibel 2011, una traduzione norvegese della Bibbia.
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