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In Ucraina, otto persone sono state arrestate per il tentativo di furto di una delle sette opere recentemente realizzate da Banksy nelle vicinanze di Kiev. Nello specifico, si tratta dello stencil che ritrae una donna in camicia da notte, bigodini, maschera antigas ed estintore, comparsa affianco alla finestra carbonizzata di una casa della cittadina di Hostomel, a una trentina di chilometri dalla capitale ucraina.
«Un gruppo di persone ha provato a rubare un murale di Banksy. Hanno tagliato il lavoro dal muro di una casa distrutta dai russi», ha scritto in un messaggio su Telegram il governatore di Kiev, Oleksiy Kuleba, allegando la fotografia della parete senza più l’opera. «Diverse persone sono state arrestate sul posto», ha continuato Kuleba, chiarendo che «L’immagine è in buone condizioni e nelle mani delle autorità» e che le altre opere del notissimo street artist sono tenute sotto controllo dalla polizia.
Il capo della polizia di Kiev, Andriy Nebytov, ha detto che otto persone sono state identificate come potenzialmente coinvolte e che è stata aperta un’inchiesta preliminare sulla questione. «Tutti hanno un’età compresa tra i 27 e i 60 anni. Sono residenti a Kiev e a Cherkasy», una città a circa 200 chilometri a sud-est della capitale. Insomma, nonostante la guerra sia ancora in una fase critica – o forse proprio per questo – qualcuno prova ad approfittarne. D’altra parte, si sa che le opere d’arte sono dei beni rifugio, a maggior ragione in una situazione di estrema incertezza come quella che si prospetta in Ucraina.
Furti “pubblici” ai danni delle opere di Banksy sono all’ordine del giorno, in certi casi anche spettacolari, come quando, nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre 2019, uno dei suoi “topi” più famosi fu rubato dal cartellone nei pressi del parcheggio del Centre Pompidou di Parigi. In quel caso, i ladri usarono un camion da affissione urbana e, armati di strumenti piuttosto rumorosi, al punto da svegliare tutto il vicinato, riuscirono a tagliare in maniera metodica il pannello di protezione, asportando l’opera. Dopo pochi giorni fu diffuso anche un video amatoriale, talmente pazzesco da sembrare montato ad arte.
Proprio al medium video lo street artist ha affidato “l’autentica” delle sette opere – un riferimento alle sette opere di misercordia? – in Ucraina a novembre 2022. Con un taglio documentaristico, rapido e incisivo, che ormai fa pienamente parte dello stile visivo di Banksy, si vedono i vari momenti di realizzazione degli stencil, dalla fase preparatoria in “studio” all’affissione, fino alle reazioni delle persone. In sottofondo, la canzone popolare ucraina “Chervona Ruta”, brano che prende il nome da un fiore mitologico, la chervona ruta, che se trovato da una giovane ragazza doveva portare felicità e amore.