Che quello di Leonardo Da Vinci fosse un brand un po’ già si intuiva, per lo stile inconfondibile delle sue opere, per la visionarietà dei suoi progetti e anche per quella allure unica, caratterizzante, associata al suo nome. Ma da oggi è ufficiale, a seguito di un accordo tra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e la IBC International Brand Consulting di Lugano, la firma di Leonardo è un marchio registrato: “Io, Leonardo”.
L’accordo è stato voluto dalle due realtà per divulgare la firma autentica di Leonardo Da Vinci rinvenuta alla pagina 1054 del Codice Atlantico e il grande patrimonio della Pinacoteca. «IO, LEONARDO non si presenta solo come una semplice “firma”, ma piuttosto come un’affermazione, scritta di suo pugno, della propria identità e della propria individualità», ha commentato Mons. Francesco Braschi, Viceprefetto e Dottore della Biblioteca Ambrosiana.
Da una parte, dunque, l’istituzione fondata a Milano, nel 1607, dal cardinale Federico Borromeo, dove è custodita la raccolta più ampia di disegni e scritti di Leonardo, il Codice Atlantico, oltre a dipinti come il cartone della Scuola di Atene di Raffaello Sanzio, la Canestra di Caravaggio, il Musico di Leonardo, la Madonna del Padiglione di Botticelli. Dall’altra, la società di Lugano specializzata in licensing e brand strategy guidata da Elisabetta Treggiari dal 2014. «I disegni di Leonardo sono delle vere e proprie opere d’arte e la sua firma stessa è un’opera d’arte, un disegno, una linea fluida, moderna ed elegante, un segno di autentico design. Sarà un elemento prezioso per le aziende che sapranno leggere e interpretare questa espressione di Leonardo per caratterizzare e rendere uniche le loro collezioni. È incredibile anche la modernità del design che si evince in una firma del 1478», ha commentato Treggiari.
In sostanza, autorizzare la concessione in licenza del segno “IO LEONARDO” significa conferire un marchio di originalità e unicità alla realizzazione di collezioni ispirate a Leonardo. “IO LEONARDO” diventa dunque un marchio registrato e potrà essere usato solo con l’autorizzazione della Biblioteca Ambrosiana e solo per realizzare oggetti di indubbio prestigio e bellezza, che siano manifesto ed espressione della grandezza di Leonardo.
Le aziende licenziatarie avranno a disposizione non solo la cifra “IO LEONARDO” ma anche l’ispirazione dei disegni originali di Leonardo: oggetti, invenzioni, macchine, disegni di progetti e poi i disegni dei 60 solidi matematici del De Divina Proportione e i famosi nodi vinciani, i giochi di linee che si intrecciano senza fine e che sono il simbolo oggi dell’amore eterno e dell’infinito.
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La sua firma come una luce di garanzia che s'irradia dall'orizzonte del 1478, per riflettersi nel nostro XXI° sec, conferendo all'Italia un alto prestigio di Arte e autentico marchio.