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Una dichiarazione d’amore, come se ne leggono tante sui muri dei palazzi di tutte le città al mondo, solo che questa, da un lato, potrebbe essere considerata quasi d’autore, dall’altro rappresenta un atto vandalico. “Jeff Koons marry me”, “Jeff Koons, sposami”, è la scritta tracciata con vernice bianca comparsa questa notte sullo storico bugnato di Palazzo Strozzi, a Firenze, che attualmente ospita una grande mostra dedicata proprio all’artista statunitense. Secondo le autorità, i vandali avrebbero agito intorno alle 4 e già da questa mattina sono in corso i lavori di ripristino del personale specializzato di una ditta incaricata dal Comune, allertato prontamente dalla Fondazione Palazzo Strozzi per ripulire la facciata, che è stata imbrattata ad angolo, su due lati. Secondo i tecnici, si tratterebbe di vernice ad acqua quindi facilmente rimovibile senza lasciare segni. Le forze dell’ordine procederanno a visionare i filmati delle telecamere di videosorveglianza, per chiarire la dinamica e provare a risalire agli autori del gesto.
«Un atto di vandalismo molto grave. Stiamo già ripulendo le facciate e confidiamo che la polizia municipale possa individuare quanto prima i responsabili di questo gesto indegno», ha dichiarato il vicesindaco di Firenze, Alessia Bettini. «Le indagini della polizia municipale sono in corso e sono state acquisite le immagini delle telecamere. Gli esperti sono al lavoro da stamani per ripulire le facciate sotto la supervisione dei tecnici del Comune», ha continuato Bettini.
Stamani è stata rinvenuta una grande scritta in vernice sulla facciata di #PalazzoStrozzi: un grave atto di #vandalismo contro uno dei simboli di #Firenze. Grazie a @comunefi sono già in corso le operazioni di restauro e con le forze dell’ordine sono in corso accertamenti. pic.twitter.com/g9kdQOyPen
— Palazzo Strozzi (@palazzostrozzi) December 14, 2021
«Per fortuna è stata usata una vernice a base d’acqua, più facile da rimuovere», ha spiegato il direttore di palazzo Strozzi, Arturo Galansino. «Una volta che il muro sarà stato ripulito sulla pietra non dovrebbe restare alcuna traccia. Se avessero utilizzato una comune bomboletta spray a smalto, togliere quella scritta sarebbe stato molto più difficile».
Sulla vicenda è intervenuto anche Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi: «Qui ci vuole un decreto legislativo che abbia la funzione di scoraggiamento per la gente che imbratta monumenti unici al mondo del Rinascimento e del nostro passato. Le Gallerie degli Uffizi si sono sempre pronunciate per aumentare le multe per imbrattamento, che sono veramente basse. C’era già una proposta di legge due anni fa per aumentare le multe. Quando ci fu il camion in retromarcia che andò contro il Corridoio vasariano la multa fu di soli 250 euro, una cosa assolutamente ridicola. Bisogna aumentare le multe: e se viene fatto con dolo, come in questo caso, bisogna anche prevedere altre misure».