Kim Kardashian è abituata a fare notizia anche per le sue brucianti dichiarazioni ma, in questo caso, non vuole saperne nulla: la modella e imprenditrice, salita agli onori del gossip con il reality show dedicato alla sua famiglia, ha negato ogni suo coinvolgimento nell’esportazione illegale di una antica statua romana. Ma secondo le autorità statunitensi, che hanno avviato i contatti con le controparti italiane per avviare le procedure di restituzione, il reperto archeologico farebbe parte di una consistente spedizione di oggetti antichi, del valore complessivo di circa 750mila dollari, proprio a nome della showgirl.
Passando tra i suoi 218 milioni di follower, la notizia ha fatto rapidamente il giro del web e del mondo. Sembra infatti che la statua, indicata nei documenti per la restituzione come “Frammento di Atena di Samo di Myron”, sia stata saccheggiata da un sito archeologico. Il caso risale al 2016, quando il reperto arrivò al porto di Los Angeles, attirando immediatamente l’attenzione dei funzionari della dogana. Nel modulo di consegna, che specificava il destinatario, l’acquirente e l’importatore, era indicata la dicitura “Kim Kardashian dba Noel Roberts Trust”, cioè “Kim Kardashian in qualità di Noel Roberts Trust”, società attraverso la quale Kardashian ha spesso acquistato opere d’arte e di antichità, oltre che proprietà immobiliari. A effettuare la vendita è stato il famoso mercante d’arte belga Axel Vervoordt, al quale l’ex coppia commissionò l’arredamento per la casa di Los Angeles.
Subito dopo il sequestro, la scultura è stata analizzata da due esperti statunitensi e da un archeologo del Ministero della Cultura, che hanno stabilito che l’opera, in marmo, potrebbe essere una copia di un’antica statua greca, datata dal VI secolo a.C. al IV secolo d.C. e saccheggiata, contrabbandata ed esportata illegalmente dall’Italia.
«Kim non ha mai acquistato questo pezzo: potrebbe essere stato acquistato utilizzando il suo nome senza autorizzazione e, poiché non è mai stato ricevuto, non era a conoscenza della transazione», ha dichiarato un rappresentante di Kardashian al Daily Mail. Secondo Kardashian l’acquisto della statua sarebbe stato ordinato cinque anni fa dall’ormai ex marito, il rapper Kanye West, che avrebbe però indicato il nominativo della donna come destinatario della spedizione dei 40 pezzi, per un valore totale di 745.882 dollari.
Per i Carabinieri del nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale, la statua fu anche esposta nello stand di Vervoordt, nel 2011, in occasione della fiera TEFAF. «Abbiamo acquistato questo pezzo in buona fede da una galleria francese che lo aveva anche acquistato in altrettanto buona fede da una casa d’aste tedesca», ha dichiarato un portavoce di Vervoordt, che ha dato la piena disponibilità a collaborare per fare chiarezze sulla vicenda. «L’ex collezionista era inglese ma le tracce sembrano fermarsi qui. Tuttavia, non ci sono prove che questo pezzo sia stato importato illegalmente dall’Italia. Il nostro cliente, così come la nostra galleria e la galleria da cui abbiamo acquistato il pezzo, hanno sempre agito in buona fede nel trattare il lavoro».
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