Una sala attraversata dai grandi personaggi della storia del cinema italiano e non solo, salvata, a un passo dalla chiusura definitiva, dall’intervento di un istituto bancario. È la storia a lieto fine dell’Azzurro Scipioni, tra i cinema più iconici di Roma, con i suoi neon “Chaplin Lumiere” in zona Prati, che ha rischiato seriamente di non aprire mai più le porte, a causa delle misure di sicurezza dovute all’emergenza Covid-19 e del costo dell’affitto, ormai impossibile da sostenere. L’annuncio, diffuso già a dicembre 2020 sui social network dal regista, sceneggiatore e fondatore, 40 anni orsono, del Cinema Azzurro Scipioni, Silvano Agosti, aveva fatto il giro della rete e, alla fine, a prendere l’iniziativa sono state BNL e la Capogruppo BNP Paribas, che hanno avanzato una bellissima proposta da non rifiutare: una partnership per un periodo di cinque anni, durante i quali si procederà ai lavori di ristrutturazione conservativa e di rinnovamento di tutti gli spazi. Un intervento, quindi, non solo di sussistenza ma anche di prospettive, perché il futuro passa anche per il cinema.
Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Mario Monicelli, Ettore Scola, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, sono alcuni dei registi ospitati dal Cinema Azzurro Scipioni che, però, è considerato anche come una casa della filmografia sperimentale, di ricerca e di avanguardia. Questa era l’intenzione di Agosti, quando diede impulso alla fondazione del suo cinema, nel 1982: dare un luogo alla settima arte, in tutte le sue sfumature e mettendo in prima fila la qualità. Azzurro in omaggio a Il pianeta azzurro, suggestivo film di Franco Piavoli, presentato nel 1982 alla Mostra del Cinema di Venezia ma che non fu distribuito nelle sale, spiega Agosti, e «Scipioni perché si trova in Via degli Scipioni». Nel corso di tanti anni di programmazione, centinaia di film d’autore, produzioni recenti ma anche difficilmente reperibili altrove. «Ho deciso di aprire una sala dalla quale nessuno avrebbe osato cacciare il cinema d’Autore».
E poi eventi culturali, concerti e reading di poesia. «Il mio cinema qualcuno lo vorrebbe chiuso, io lo vorrei aperto, tutto qui», ha detto Agosti all’Ansa. «Io proietto solo capolavori, film che ricordano a ogni essere umano che ognuno è un capolavoro», ha continuato Agosti, che presiede l’Associazione culturale L’Immagine, responsabile della programmazione del cinema.
E grazie all’intervento di BNL BNP Paribas, le luci non si spegneranno, anzi, l’obiettivo è supportare le iniziative future del cinema Azzurro Scipioni, un luogo che «occupa un posto importante nella vita culturale romana ed è parte integrante della storia del grande cinema italiano», ha dichiarato Jean-Laurent Bonnafé, amministratore delegato del Gruppo Bnp Paribas. «Sono convinto che il futuro della settima arte non sarà scritto senza i cinema. Più che mai, dobbiamo mostrare loro il nostro sostegno collettivo e tutelare questa parte del patrimonio cinematografico». Parole chiave sono la continuità e la stabilità: a partire dalla conferma del rapporto contrattuale di locazione con la proprietà dell’immobile, si rilanceranno le attività dell’Azzurro Scipioni, in sintonia con la filosofia del suo fondatore. «L’arte cinematografica ha valenza universale, supera i confini e fa dialogare le diverse culture: valori che fanno parte dell’identità multiculturale ed inclusiva del Gruppo», ha spiegato Luigi Abete, presidente di BNL, che non è nuova a iniziative del genere.
Come quando, nel 2019, supportarono il progetto della Casa di Vetro, centro polifunzionale dedicato ai bambini e ragazzi del quartiere Forcella di Napoli, con una installazione di Bianco Valente, C’è una luce che non si spegne mai. E anche in piena pandemia, BNL BNP non ha fatto mancare il suo appoggio alla cultura, supportando l’edizione 2020 di MIA Photo Fair – che non si è tenuta proprio a causa del Covid – promuovendo il suo omonimo premio fotografico.
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