Una nuova Bauhaus per una Europa nuova: è questa l’intenzione della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, espressa a margine del suo discorso inaugurale sullo stato dell’Unione al Parlamento Europeo. «Istituiremo una nuova Bauhaus europea, uno spazio di co-creazione in cui architetti, artisti, studenti, ingegneri e designer potranno lavorare insieme», ha dichiarato von der Leyen. Il progetto rientra nell’ambito di Next Generation UE, il pieno di emergenza da 750 miliardi di euro, stanziati dall’UE per far fronte alla crisi dovuta alla pandemia da Covid-19. Secondo la presidente, nominata nel dicembre 2019, cultura e sostenibilità saranno i due parametri, strettamente connessi, da cui ripartire.
«I nostri attuali livelli di consumo di materie prime, di energia, acqua, cibo e suolo, non sono sostenibili. Dobbiamo cambiare il modo in cui trattiamo la natura, come produciamo e consumiamo, viviamo e lavoriamo, mangiamo e ci riscaldiamo, viaggiamo e trasportiamo», ha aggiunto la politica tedesca, lasciando intendere che i piani per la ripresa non potrà riguardare solo l’ambiente o l’economica ma anche la cultura. «Dobbiamo trovare un’estetica specifica per questo cambiamento di sistema», ha continuato von der Leyen. E visto che il programma della Bauhaus era non solo quello di istituire una perfetta integrazione tra arte, industria, design e artigianato, ma anche quello di formare una nuova società progressista, ispirata ai principi della condivisione e dell’uguaglianza, il richiamo all’eredità della leggendaria scuola fondata nel 1919 da Walter Gropius – e che in occasione del centenario, nel 2019, è stata celebrata in tutta Europa – è decisamente a tema.
Tra i settori in cui intervenire con maggiore urgenza, per esempio, c’è quello dell’edilizia, che è responsabile del 40% delle emissioni prodotte in Europa ma che potrebbe venire radicalmente trasformato, con l’utilizzo di materiali organici e di tecnologie intelligenti. L’obiettivo dichiarato è ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030. L’Unione Europea investirà il 37% del budget di Next Generation in progetti dedicati alle energie pulite, insomma, un Green Deal europeo. Le risorse ci sono e l’esempio da cui trarre ispirazione anche, adesso bisognerà capire come concretizzare il progetto, sperando che non siano solo parole.
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Un sogno della storica Bauhaus soppressa dal nazismo nel 1933 che potrebbe rinascere in modo continuativo per contribuire ad una riconversione dell'attuale modello di sviluppo....dal cucchiaio alla casa alla città alla natura ecocompatibile. Ora o mai più. È possibile. N