I dipendenti del Cinquantenaire Musées Royaux d’Art et D’Histoire di Bruxelles, uno dei musei pubblici più grandi in Europa, hanno inviato una lettera al Segretario di Stato per le politiche scientifiche, Thomas Dermine, denunciando l’ambiente di lavoro tossico che si è venuto a creare, a causa del “regime di terrore” instaurato dal direttore, Michel Draguet. Tra le accuse sollevate, razzismo, sessismo, omofobia, mancanza di equità, che hanno portato il personale in uno stato di esaurimento mentale e depressione.
I reclami contro Draguet sono emersi per la prima volta a dicembre, riportati dall’emittente belga RTBF, scatenando un’indagine su larga scala sul museo e sulla sua gestione. Empreva, un’agenzia che tutela i lavoratori, ha inviato al museo un rapporto di 28 pagine sui rischi psicosociali che il personale del museo ha dovuto affrontare sotto la guida di Draguet. Ma invece di aspettare di capire sarebbe successo a seguito del rapporto, il personale ha continuato a denunciare pubblicamente il direttore, che è stato alla guida dell’istituzione per quattro mandati, dal 2005, e attualmente è in attesa dell’ennesimo rinnovo. «Stiamo predicando nel deserto, i nostri leader fanno orecchie da mercante mentre sopravviviamo in un malessere generale», scrivono i dipendenti nella lettera, come riportato dal Brussels Times.
Numerosi dipendenti, che hanno scelto di rimanere anonimi, hanno spiegato che ci sono molti casi di burn-out e depressione tra i loro colleghi. Altri lamentano disparità di trattamento tra i dipendenti oppure manipolazioni con promesse non mantenute, «Le regole e l’etica nella gestione di un’istituzione scientifica vengono violate», si è lamentato un membro del personale. Nella lettera si accusa esplicitamente Draguet di prendere «Decisioni unilaterali», di nutrire «Disprezzo per il personale e il patrimonio» e di assumere comportamenti inappropriati, inclusi «Commenti sessisti e razzisti» e osservazioni «Provoncanti».
«È ovvio che non sono una persona perfetta», ha detto Draguet a RTBF. «Probabilmente parlo direttamente ed è vero che quando qualcuno fa qualcosa di stupido, forse lo dico. Uso l’umorismo regolarmente e può sembrare sbagliato. Quando siamo a tavola, quando siamo tra collaboratori, ho dovuto fare cose che a volte sono spiacevoli». Ma un dipendente ha descritto queste interazioni come «Aggressive e piuttosto brutali», ricordando quattro o cinque casi separati in cui Draguet ha rivolto commenti sui nazisti e sulla Seconda guerra mondiale a un dipendente di origine tedesca e dichiarazioni «Problematiche» verso le donne.
«L’iter relativo ai Musées Royaux d’Art et D’Histoire dovrebbe concludersi entro l’estate con la nomina di una direzione generale a tutti gli effetti», ha dichiarato l’ufficio del Segretario di Stato, specificando che «Il benessere di tutti i dipendenti è fondamentale.
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