Categorie: Attualità

Les Arts décoratifs super contemporanee, con la nuova direttrice Christine Macel

di - 6 Settembre 2022

Christine Macel è stata nominata come Direttrice del MAD – Musée des Arts décoratifs, l’importante organizzazione che gestisce varie sedi museali di arti decorative con sede a Parigi. Ad annunciarlo, Johannes Huth, Presidente del Consiglio di Amministrazione, e Sylvie Corréard, CEO di Les Arts Décoratifs. Storica dell’arte e curatrice, Christine Macel è stata già direttrice del Contemporary and Prospective Creation department al Centre Pompidou ed entrerà in carica a Les Arts décoratifs a ottobre 2022.

In Italia ha assunto il ruolo di Direttrice Artistica della 57ma Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia nel 2017, intitolata “Viva Arte Viva” e sviluppata come una narrazione in 12 stanze incentrate su temi quali quelli dalla formazione della soggettività, dell’esplorazione delle cose ultime e dell’infinito.

Un nuovo corso per un’istituzione storica

«La nomina di Christine Macel è l’inizio di un nuovo capitolo nella storia di Les Arts décoratifs, istituzione all’avanguardia, coraggiosa e dedicata all’interdisciplinarietà», ha dichiarato Huth. «È importante per noi mantenere la nostra collezione in esposizione, perché ha ancora tanto da mostrarci. Ma è nostro dovere anche studiarla da una prospettiva attuale, condividendone la bellezza con il pubblico di oggi», ha continuato Huth, facendo dunque riferimento a una nuova apertura al contemporaneo, come del resto lascia intendere la nomina di Macel.

Il primo museo dell’istituzione risale al 1882, quando i collezionisti interessati alle arti applicate formarono l’organizzazione iniziale. Conosciuta come UCAD – Union centrale des arts décoratifs, dal 2004 l’istituzione è stata rinominata Les Arts décoratifs e comprende attualmente cui due musei, il Museo delle arti decorative, con annessa biblioteca, al 107 rue de Rivoli, nelle ali Rohan e Marsan del Louvre, e il Musée Nissim de Camondo, nell’omonimo hotel, oltre a due scuole, l’École Camondo e gli Ateliers du Carrousel, con botteghe d’arte e artigianato.

Le sue collezioni includono più di 350mila pezzi, dai mobili medievali al design contemporaneo, dall’Impero all’Art Nouveau e l’Art Déco. E poi costumi, accessori, gioielli, giocattoli, carta da parati, oreficeria, ceramica, vetro, disegni e una collezione islamica e orientale, manifesti storici e contemporanei e oltre 20mila film pubblicitari francesi e stranieri dagli anni ‘30 ai giorni nostri.

Attualmente, è in corso una grande mostra in omaggio al lavoro audace della designer e stilista italiana Elsa Schiaparelli, la cui ispirazione è stata alimentata da un rapporto privilegiato con gli artisti dell’Avanguardia parigina degli anni ’20 e ’30.

Dal Pompidou alle Arts décoratifs, la ricerca multidisciplinare di Christine Macel

Dopo gli inizi al Ministero della Cultura francese, Christine Macel ha insegnato arte contemporanea all’Ecole du Louvre dal 1997 a 2002. Ha lavorato assiduamente come curatrice, realizzando mostre dedicate ad artisti emergenti e affermati al Centre Pompidou di Parigi, tra cui “Danser sa vie, art et danse aux XX e XXIème siècles” (2011); “Les Promesses du passé. Une histoire discontinue de l’art à l’Est de l’Europe depuis 1956 (50 artistes)” (2010); “Airs de Paris, mutations dans la ville et la vie urbaine” (2007); “Dionysiac” (2005). Molte anche le personali, di Anri Sala (2012), Gabriel Orozco (2010), Philippe Parreno (2009), Sophie Calle (2003), Nan Goldin (2002) e Raymond Hains (2001).

Tante le questioni culturali e sociali del mondo moderno affrontate e analizzate anche in pubblicazioni e saggi. Numerose le mostre in prestigiose istituzioni in tutto il mondo, come il MoMA e il Whitney Museum of American Art di New York, la Tate Modern e la Whitechapel Gallery di Londra, il Martin Gropius Bau di Berlino, la Haus der Kunst di Monaco, il Museo Guggenheim di Bilbao, l’IMMA di Dublino e la Sharjah Art Foundation degli Emirati Arabi Uniti.

Sylvie Corréard e Christine Macel © Guillaume Ombreux

Secondo Christine Macel, questa nuova missione è perfettamente in linea con la sua ricerca: «Sin dai miei primi passi nell’arte contemporanea, sono stata affascinata da come la sua diversità, la sua porosità, la sua tendenza alla contaminazione, interagiscano all’interno dei diversi campi della creatività. In questa nuova posizione come direttore dei Musei di Les Arts Décoratifs, spero di continuare a riflettere su questa idea».

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