Sulle principali piattaforme di locazione a breve termine, come Airbnb, Booking ed Expedia, già da diverse settimane è difficile trovare un alloggio libero a Venezia, in particolare nella settimana dal 15 al 21 aprile 2024. Sono i giorni nei quali si svolgerà l’attesissima vernice della 60ma Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea della Biennale ed è facile prospettare una Laguna veramente molto affollata, ritornando ai livelli pre-covid e forse superandoli. Il rischio dello straripamento dell’overtourism a Venezia, insomma, è molto alto e non solo in occasione della manifestazione. Per correre ai ripari, la Giunta comunale ha introdotto ulteriori restrizioni e modifiche del regolamento di Polizia e sicurezza urbana: si va da limitazioni ai gruppi organizzati al divieto di megafoni.
«È un provvedimento che si inserisce in un più ampio quadro di interventi volti al miglioramento e alla miglior gestione del turismo a Venezia garantendo così un maggior equilibrio tra le esigenze di chi la città la vive, o come residente o come lavoratore, e chi viene a visitare la città», ha commentato l’assessore al Turismo, Simone Venturini.
Si parte dunque da prenotazioni e biglietti di ingresso: chi vorrà visitare Venezia il 25 aprile 2024 dovrà prenotarsi online su una piattaforma operativa dal 16 gennaio e pagare il ticket di 5 euro. Poi ci saranno altre giornate di sperimentazione della misura, in particolare nei weekend di maggio, giugno (escluso il weekend del 2 giugno) e nei primi due fine settimana di luglio. È stato inoltre fissato un limite di 25 persone per i gruppi organizzati – dunque circa la metà di un pullman turistico – in visita nel centro storico di Venezia e nelle isole di Murano, Burano e Torcello. Sarà anche vietato l’uso di altoparlanti che possano generare confusione e disturbo. Il provvedimento, che dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale, una volta approvato entrerà in vigore l’1 giugno del 2024.
Durante la pandemia, la città subì una grave perdita finanziaria, con il 71,5% di turisti in meno rispetto ai 19 milioni di visitatori stimati nel 2019. Dopo il boom fisiologico in conseguenza della ripresa della libera circolazione nel 2022, nel 2023 i numeri in tutta la Regione non hanno fatto registrare sostanziali flessioni, anzi. Dalle presenze registrate dall’ufficio statistico della Regione Veneto, si evince che nel periodo gennaio-settembre 2023 i turisti che hanno soggiornato in Veneto sono in crescita rispetto allo stesso periodo pre-covid (2019) con circa 17,4 milioni di arrivi (+3,6%), e 63,9 milioni di presenze (+0,4%).
«Siamo tornati alla situazione del pre- pandemia, non è cambiato nulla», così Jan Van Der Borg, docente di economia del turismo a Ca’ Foscari, commentava, a settembre 2023, la gestione dei flussi di visitatori nella città lagunare. Secondo Van Der Borg, per risolvere il pericolo dell’overtourism, sul quale è costantemente puntata anche l’attenzione dell’UNESCO, sarebbe necessario «Ripartire dalla capacità di carico, studiata da Ca’ Foscari e pari a 52 mila visitatori al giorno. I numeri attuali sono il doppio di quelli che il sistema urbano può gestire. A logorare Venezia sono le giornate in cui l’afflusso è di 10, 15 mila persone in più rispetto a quelle calcolate da noi».
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