Gli spazi di Mattatoio, Macro e Palazzo delle Esposizioni saranno concessi gratuitamente per 20 anni all’Azienda Speciale Palaexpo, ente strumentale della città di Roma e presieduto da Cesare Pietroiusti, nell’ambito del progetto del Polo delle Culture Contemporanee. La decisione, presa dalla Giunta del Comune di Roma e annunciata giusto un anno fa, a giugno 2019, è stata così suggellata e per un periodo lungo, considerando soprattutto i temi rapidissimi, stagionali, della politica, cui, spesso, provvedimenti di tal genere sono legati.
Due decenni, allora, «per valorizzare le potenzialità dell’Azienda e rafforzarne la capacità progettuale e operativa per farne negli anni a venire un protagonista nazionale dell’iniziativa culturale e della riflessione sul contemporaneo e il futuro», scrivono in una nota. Ed è un annuncio che ha anche una doppia valenza, in una fase in cui è necessario poter contare su basi solide, per trovare nuove modalità di dialogo con l’arte e la cultura.
Come già negli accordi dello scorso anno, si tratterà di un progetto unitario ma declinato in maniera specifica a seconda degli spazi.
Il Palazzo delle Esposizioni, con il lavoro delle curatici Daniela Lancioni, Sabina Tommasi Ferroni e Paola Bonani, sarà dedicato all’indagine sui linguaggi dell’arte e della scienza per favorire la ricerca e il dibattito. Ricordiamo che sarà proprio il Palazzo delle Esposizioni a ospitare la Quadriennale d’Arte, in apertura a ottobre.
Il coinvolgimento dei fruitori come parte attiva nella creazione di contenuti orienterà le attività del Macro, diretto da Luca Lo Pinto che, a febbraio, ci raccontava della sua idea di Museo per l’Immaginazione Preventiva.
Al Mattatoio, invece, troveranno sede tutte le diverse declinazioni della performance, già a partire dall’immediato futuro. Inizierà con un progetto di Andrea Galvani, infatti, il calendario di Dispositivi Sensibili, il programma curatoriale di Angel Moya Garcia, eletto pochi mesi fa responsabile della programmazione culturale e del coordinamento degli eventi del Mattatoio. Per i direttori degli altri spazi, invece, si dovrà ancora aspettare. Sempre al Mattatoio, inoltre, troveranno spazio attività di ristorazione e commerciali, non in competizione con quelle già presenti nel quartiere.
«Per 20 anni l’Azienda 100% Roma Capitale potrà lavorare in questi spazi, progettare, formare, creare, produrre, esibire una programmazione culturale contemporanea, adeguata alla natura di Capitale internazionale della cultura contemporanea che Roma sta assumendo», ha commentato la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
«La concessione di Macro, Mattatoio e Palazzo delle Esposizioni all’Azienda Speciale significa dare respiro ventennale al lavoro di progettazione, di impulso culturale per la città», ha continuato Luca Bergamo, vicesindaco di Roma con delega alla Crescita culturale. «Questo grande polo ha il know-how e le strutture per essere un attore principale della cultura per i prossimi 20 anni nella Capitale come nel Paese e in Europa, ai suoi vertici e al personale attribuiamo una grande responsabilità verso la città e il Paese», ha aggiunto Bergamo.
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