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Il sogno di una Milano sempre più verde sta diventando realtà. I primi mille alberi saranno piantumati in settimana e il progetto terminerà entro l’anno, con oltre 20mila nuove piante, inclusi 13mila arbusti. La riqualificazione verde di Milano si chiama “ForestaMi”, progetto ambientalista ideato da Stefano Boeri, autore del pluripremiato Bosco Verticale e presidente di Triennale, insieme a Comune di Milano e Politecnico, con il supporto di diversi sponsor.
E sono i fatti a dimostrare che la sinergia tra pubblico e privato dà buoni frutti. In settimana sarà lanciata anche una Fondazione attraverso la quale i cittadini potranno contribuire a questa riforestazione urbana che non ha precedenti.
ForestaMi: la nuova mappa degli alberi di Milano
Il primo obiettivo è di contare a Milano 3 milioni di alberi entro il 2030. Questa riprogettazione verde coincide con il prossimo World Forum on Urban Forest, dal 20 al 22 novembre in Triennale, con l’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Dei primi mille alberi, quattro spunteranno in viale Alemagna, proprio davanti alla sede di Triennale, altri venti in piazza Sant’Agostino, dove c’è più asfalto che verde. Anche le aree decentrate saranno più vivibili, con i 40 alberi di Villa Finzi, i 130 di Rogoredo, i 22 in piazza Sraffa – dove l’Università Bocconi sta per inaugurare il nuovo campus –, i 50 in via Argelati, i 40 in via Lampugnano.
La rivoluzione verde sarà più massiccia in altri luoghi come nei cortili delle scuole, come l’asilo Rubattino e il nido Memmi, e anche nelle case popolari gestite da Mn. I caseggiati di via Vergiate presto godranno della bellezza di dieci alberi e di 158 arbusti e anche in via Visconti compariranno sei alberi e 60 arbusti.
Due alberi per ogni neonato, un albero a posto auto
L’assessore al Verde e all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran, punta sull’ambizioso progetto di superare 20mila alberi piantati a Milano in un anno, includendo 20 nuovi parchi e il grande parco metropolitano entro il 2030. L’impegno dell’assessore è di piantare due alberi per ogni nuovo nato, il doppio rispetto a quello promesso nel primo mandato, e altrettanti per ogni nuovo posto auto che verrà creato. Con le piantumazioni di bagolari, querce, ontani, ippocastani, lungo le vie e nei cortili di scuole e case popolari, migliorerà la qualità della vita dei cittadini di Gimbellino, via Ceresio, via Domodossola, via Viterbo, tanto per citare alcune aree complesse, dove l’asfalto e le auto la fanno da padrone.
Insomma, è un progetto concreto per pianificare il futuro di un mondo migliore, perché gli alberi sono una risorsa preziosa, soprattutto per le città, che producono circa l’85% di CO2. Abbiamo poco tempo per correre ai ripari e del domani non vi è certezza ma un albero al giorno potrebbe effettivamente togliere il medico di torno.