Categorie: Attualità

Perché è fuorviante parlare di opere d’arte “create” dall’intelligenza artificiale

di - 18 Dicembre 2023

Viviamo in una società che fa affidamento sugli algoritmi di intelligenza artificiale, i quali ci suggeriscono cosa leggere, ascoltare, guardare, condizionando le nostre scelte per lo più in modo inconsapevole. Dato l’impatto dell’IA sulle nostre vite, siamo chiamati a discutere delle ripercussioni di questo fenomeno e di ciò che ne deriva.

Tre Scenari sulla Percezione del Tempo – Atto III L_Attesa, Numero Cromatico, 2022

I nodi del dibattito sull’intelligenza artificiale

Le posizioni dell’opinione pubblica, dei media e di molti intellettuali sembrano oscillare tra due poli opposti: da un lato, si avverte una crescente fiducia in queste nuove tecnologie, dall’altro, si è diffuso un forte scetticismo con risvolti distopici. Di fronte a questo disorientamento è necessario un dibattito approfondito sulla relazione tra gli esseri umani e l’IA. Oggi assistiamo al fiorire di IA online, che generano testi e immagini, facilmente accessibili. Gli esempi più noti sono ChatGPT e BARD. ChatGPT è un chatbot interattivo addestrato a restituire risposte testuali di fronte alle richieste presentate da un testo in entrata. BARD differisce da ChatGPT principalmente sul piano dell’output, perché l’utente ha la possibilità di scegliere tra diversi output una volta inserito il prompt di comando. Oltre a questi due algoritmi molto noti, esistono ulteriori generatori gratuiti di testi poetici. Anche per la generazione di immagini esistono diversi sistemi di IA, che generano nuove immagini a partire o da gruppi di immagini input o da input testuali. Sono diversi i generatori di immagini disponibili che possono essere utilizzati in diversi ambiti: arte, architettura, design, pubblicità, cinema, mondo scientifico.

Non ti conosco, Arazzi, 100×150 cm, Numero Cromatico, 2021
Ritratto di Numero Cromatico nel loro studio, Fotografia di Serena Eller Vainicher, 2022

L’intelligenza artificiale può sostituire l’artista?

Focalizzandoci sull’utilizzo dell’IA in campo artistico, sappiamo che, ad oggi, questi algoritmi hanno sì la capacità di apprendere dati esistenti e di interpolare le informazioni, ma non hanno la capacità di inventare nuova conoscenza o proporre nuove teorie estetiche. Eppure, nella narrazione contemporanea, su cui giocano molto disinformazione e cultura cinematografica, l’idea comune è che le IA possano sostituirsi all’artista proprio per la loro capacità di generare immagini e testi. Tuttavia, ad oggi, le IA sono e devono essere considerate come strumenti, proprio perché prive della capacità di creare nuove prospettive per l’umanità da ciò che apprendono, tratto distintivo invece del cervello umano. È importante chiarire questo malinteso per restituire un equilibrio al dibattito sull’uso dell’IA nel campo dell’arte, dal momento che ciò influenza anche il modo in cui le persone fanno esperienza delle opere d’arte dichiarate come realizzate per mezzo di un’IA. Se partiamo dall’assunto che le opere d’arte, in tutte le epoche storiche, sono state sempre il punto di arrivo tangibile di una chiara teoria estetica, l’idea che un generatore di testi o di immagini che rielabora dati esistenti possa essere considerato un artista diventa facilmente confutabile e addirittura banale. La creazione di teorie estetiche e di opere d’arte è frutto della capacità di astrazione tipica del cervello umano. Le IA, allo stato attuale, non hanno capacità artistiche di per sé, ma possono essere addestrate e utilizzate per supportare il processo creativo dell’artista, essendo una tecnologia in grado di rispondere a specifiche richieste e comandi all’interno di un preciso approccio estetico concepito dall’essere umano.

L’articolo Perché è fuorviante parlare di opere d’arte “create” dall’intelligenza artificiale prosegue su exibart.onpaper 122. Vai al link per scaricare una copia

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Biennale Architettura 2025: un public programme per discutere di intelligenza collettiva

Presentati i primi appuntamenti del public programme della Biennale di Architettura 2025: tavole rotonde, proiezioni, conferenze, performance e uno Speakers’…

2 Aprile 2025 18:17
  • Arte contemporanea

Malta Biennale 2026 riparte da tre azioni e una call per artisti e progetti

Clean, Clear, Cut: presentato il progetto curatoriale di Rosa Martinez per la seconda edizione della Biennale di Malta, che apre…

2 Aprile 2025 16:02
  • Arte contemporanea

A Milano Nico Vascellari trasforma Palazzo Reale in un “campo” di tensioni e rinascita

L'artista reinterpreta la storia stratificata della Sala delle Cariatidi attraverso un'imponente scultura che, a intervalli regolari, lancia semi sul suolo…

2 Aprile 2025 15:28
  • Arte contemporanea

La funzione politica dell’esperienza estetica: Gian Maria Tosatti a Milano

Gian Maria Tosatti riunisce i drammi del mondo in un’installazione ambientale presso i Magazzini raccordati della Stazione Centrale di Milano.…

2 Aprile 2025 13:10
  • Teatro

Mercoledì delle Ceneri: il teatro della denuncia soffocato dall’enfasi

La compagnia Fort Apache porta al Teatro Oscar di Milano l'ultimo giorno di Carnevale, con attori professionisti e detenuti. Ma,…

2 Aprile 2025 11:43
  • On paper

È uscito exibart 128 on paper: armiamoci di poesia per vivere il nostro tempo

Trovate il nuovo numero di exibart on paper, il 128, a miart e negli spazi culturali di Milano e in…

2 Aprile 2025 11:03