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PosAIdon, il primo tattoo ibrido creato da tatuatore e intelligenza artificiale
Attualità
Il tatuaggio è un’arte millenaria che ha attraversato le ere, le culture e le tradizioni. E la tecnologia ha sempre avuto un ruolo importante nella sua evoluzione. Ma l’ultima innovazione nel campo della body art è l’uso dell’Intelligenza Artificiale per creare disegni personalizzati e originali. Ne è recente esempio il tatuaggio di Poseidone, anzi, PosAIdon, realizzato dal pluripremiato tatuatore italiano di fama internazionale Gabriele Pellerone, in collaborazione con LAB9 (uno studio di progettazione nel campo del visual design). Per portare avanti il progetto si è scelto di affidarsi ad un algoritmo di AI chiamato GAN (Generative Adversarial Network). Il risultato è stato un capolavoro di arte su pelle che rappresenta la forza, la magnificenza leggendaria e la potenza del dio greco delle acque.
Il processo creativo (incluso l’intervento dell’artista)
Il processo creativo di questo tatuaggio è stato interessante e innovativo perché mai sperimentato prima e il risultato è stato a dire poco sorprendete. Il cliente di Pellerone si è presentato descrivendo la sua idea di tatuaggio, che consisteva in un’immagine di Poseidone emergente dalle onde, con capelli lunghi, barba folta, fisico imponente e arpione in mano. Questa descrizione, inserita nell’algoritmo GAN, ha poi prodotto una serie di immagini precise e puntuali del dio greco proprio in base alle specifiche fornite.
Pellerone ha quindi selezionato l’immagine che meglio rappresentava l’idea e la visione del suo cliente, personalizzandola e aggiungendo dettagli in grado di renderla unica. Del resto l’ultimo tocco, forse proprio quello dell’anima, spetta sempre all’artista, non è forse così? Questo primo esperimento di collaborazione tra uomo e AI nel mondo dei Tatoo ha permesso di creare un’opera d’arte unica nel suo genere, capace di riflettere appieno tanto la visione del cliente quanto la creatività di Pellerone.
Opere d’arte su pelle, largo all’Intelligenza Artificiale
L’uso dell’Intelligenza Artificiale nel campo del tatuaggio sta diventando sempre più diffuso e popolare, sempre più tatuatori iniziano ad affidarsi all’algoritmo per soddisfare le numerose richieste dei clienti. Non più cataloghi e disegni prestampati, ma idee e immagini nuove e inedite, talvolta anche strettamente personali e intime a cui l’AI riesce a dare forma attraverso pochi e semplici spunti forniti sotto forma di parole chiave.
È indubbio che questa nuova tecnologia offra ai tatuatori – e ai creators in genere – nuovi strumenti per esplorare la loro creatività e per creare opere d’arte uniche su pelle. PosAIdon assume le forme di una “traccia”, di un racconto su pelle, segno di un linguaggio ibrido in cui artista, cliente e algoritmo si fondono per tratteggiare sulla pelle il futuro e l’ultima frontiera dell’era digitale.
Illuminanti a tal proposito le parole di Pellerone: «L’AI permette di focalizzarci su una forma di narrazione unica, mai vista prima. Finalmente l’artista può affidare all’algoritmo quell’intimo storytelling del cliente, fatto di temi, immagini, evocazioni e ricordi così da poter ottenere un’immagine mai vista né esistita prima, unica nel suo genere».
Ma l’uso dell’AI nel campo del tatuaggio solleva anche alcune preoccupazioni. Ad esempio, quelle avanzate sulla proprietà intellettuale dei disegni creati dall’algoritmo e sulla possibilità che questi possano essere duplicati o copiati da altri artisti. Tuttavia, nonostante queste che sono preoccupazioni lecite, l’uso dell’Intelligenza Artificiale nel campo del tatuaggio sembra avere un futuro promettente.
La tecnologia offre sempre più possibilità, spingendosi oltre i confini della nostra immaginazione e questa volta sembra che possa spianare la strada ad un’ era che sembrava difficile da immaginare ma che ora, invece, è alle porte e potrebbe tanto stimolare quanto incoraggiare nuove forme di creatività e di racconto. Il resto è una scommessa!