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Turismo, economia e cultura, tre aspetti che, oggi, appaiono indissolubilmente intrecciati ma come cambieranno durante la Fase 2 e nei mesi a seguire? Proprio oggi il ministro Dario Franceschini ha presentato il piano di rilancio per 5 miliardi complessivi, auspicando una stretta collaborazione tra i Paesi dell’Unione Europea ma il futuro appare incerto. Per capire cosa succederà abbiamo contattato alcune tra le strutture ricettive più gettonate in Europa, dalle città d’arte ai piccoli borghi. Dopo il Grand Hotel Miramare di Santa Margherita Ligure continuiamo con La Réserve Paris Hotel & Spa, palace hotel partner del Louvre e nominato Best Hotel in Paris nel 2019. Risponde Romain Meiran, General Manager de La Réserve Paris Hotel & Spa.
Com’è la percezione del turismo a Parigi, oggi, dopo questi mesi di pandemia?
«Il turismo a Parigi si modificherà sicuramente. Nel giro di poche settimane, il mondo è cambiato, ma ci siamo adattati. Ci rivolgeremo a nuovi mercati e ci concentreremo sui potenziali ospiti europei. Dovremo reinventarci. Ad esempio, abbiamo lanciato un servizio delivery dal nostro ristorante stellato Le Gabriel. I nostri ristoranti sono chiusi ma vogliamo continuare ad esserci per i nostri clienti. Non prevediamo una ripresa del turismo prima della fine di settembre. Siamo il palace hotel più piccolo di Parigi, siamo facilmente in grado di adattarci alla nuova crisi».
In che modo La Réserve Paris ha cambiato i suoi standard di sicurezza?
«La Réserve Paris è un palace hotel, i protocolli di salute e igiene sono già molto severi. Con la nuova situazione, abbiamo ulteriormente intensificato le attività di pulizia, sanificazione e disinfezione, assicurando la dotazione di mascherine e gel alcolico, e garantendo il massimo distanziamento».
Parigi è una meta dei sogni per tutte le persone del mondo. Come sarà possibile per hotel, ristoranti, negozi, sopravvivere a questo periodo? Basterà la presenza di un turismo locale per far ripartire l’economia?
«Durante questo periodo, la nostra ripresa economica sarà affidata in una prima fase agli ospiti francesi (per il tempo libero e gli affari). E poi agli ospiti europei questa estate. Non prima di settembre, i nostri ospiti americani e russi torneranno a Parigi».