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Grandi manovre al Campidoglio, con la Giunta di Virginia Raggi rivoluzionata da un rimpasto tanto discusso quanto aspettato nei ruoli chiave: a salutare sono Luca Bergamo, vicesindaco con delega alla Cultura, e Carlo Cafarotti, assessore allo Sviluppo Economico. Posizione poco salda anche per l’assessora alle Politiche Sociali, Teresa Mammì che, per il momento, rimane. Ad arrivare, invece, due fedelissimi della sindaca: al tavolo della Cultura siederà Lorenza Fruci, già alla Parità di genere, mentre al Commercio andrà Andrea Coia, già consigliere comunale e presidente della commissione commercio. La carica di vicesindaco sarà invece ricoperta dall’attuale assessore ai trasporti, Pietro Calabrese. Della squadra del 2016 rimangono così solo due assessori: Daniele Frongia e Linda Meleo, per cui comunque, negli anni, è stato modificato il ruolo. Frongia era il vicesindaco e Meleo era assessora ai Trasporti, mentre ora si occupa di lavori pubblici
Alla base del rimpasto, ‹‹divergenze di visoni politiche››, ha scritto sulla sua pagina Facebook Virginia Raggi, che ha specificato come la sostituzione di Bergamo non sia legata ‹‹ad alcuna incomprensione né a dissapori››. ‹‹Tuttavia ci sono diversità di visioni politiche per il futuro di Roma. Ne abbiamo discusso di recente senza riuscire a trovare una sintesi››, ha continuato la sindaca che, pochi mesi fa, era stata messa in dubbio dallo stesso Bergamo. ‹‹Una scommessa fatta così aumenta le probabilità che il lavoro faticoso di risanamento venga spazzato via. Mettendo uno contro l’altro tutti quelli che parlano a un elettorato simile, si rischia di vanificare il lavoro fatto e di fare un favore a una destra inconcludente e strillona, che non ha altro interesse che gestire i fondi del Recovery››, commentava Bergamo, mettendo in dubbio pubblicamente la ricandidatura di Raggi per il secondo mandato.
La sindaca ha comunque ringraziato Bergamo per il lavoro svolto e per i progetti portati avanti: ‹‹Penso alla Mic Card che apre quasi gratuitamente ai romani tutta la rete dei musei civici di Roma. Penso alla Festa di Roma, un capodanno unico e apprezzato a livello nazionale e internazionale per la qualità delle performance e della creatività o alla prossima riapertura del Mausoleo di Augusto. E questi sono solo tre esempi tra i tanti››.
E le prime reazioni non si sono fatte attendere. ‹‹Mi dispiace molto per l’interruzione del mandato di Luca Bergamo, è una persona che stimo e un assessore con cui ho potuto collaborare in maniera continuativa e fattiva, apprezzandone le doti e la sensibilità››, ha commentato Umberto Croppi, Presidente della Fondazione La Quadriennale di Roma. ‹‹Sono passato a mia volta in una situazione analoga e, anche per questo, gli offro la mia solidarietà››, ha ricordato Croppi, che si è comunque felicitato con Lorenza Fruci. ‹‹Lorenza è bravissima e conosce a fondo il mondo della cultura, nelle sue diverse componenti; il suo mandato è purtroppo legato alla fine imminente della consiliatura, ma sono certo che impiegherà nel modo migliore il tempo a sua disposizione››, ha concluso Croppi.
Chi è Lorenza Fruci, nuovo assessore alla Cultura di Roma
Romana, laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università La Sapienza di Roma, Lorenza Fruci è giornalista pubblicista dal 2008. Progettista e comunicatrice culturale, studiosa ed esperta di analisi dei linguaggi, è stata consulente per istituzioni, associazioni, aziende e privati per l’ideazione, la progettazione, la strategia, lo sviluppo e il coordinamento di progetti culturali. Ha pubblicato racconti, saggi e biografie, tra cui Burlesque. Uno spettacolo chiamato seduzione (Castelvecchi 2011), Betty Page. La vita segreta della regina delle pin-up (Perrone 2013). È anche autrice di cortometraggi e documentari.