-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Shooting proibito nell’antica necropoli: modella arrestata in Egitto
Attualità
Polemiche su foto e video di influencers o donne dello spettacolo all’interno di luoghi di interesse culturale, come i musei, non sono certo una novità: basti pensare a Chiara Ferragni agli Uffizi o a Beyoncé, che ha girato un video al Louvre ed è poi divenuta lei stessa il soggetto di un’opera acquisita in una galleria nazionale. Salma El-Shimy è una giovane modella egiziana che conta migliaia di followers e anche lei ha deciso di farsi scattare qualche foto in una location decisamente artistica: l’antica necropoli di Saqqara, risalente al periodo arcaico dell’Egitto. Così, si è recata sul posto insieme al suo fotografo Hossam Muhammed ed è cominciato lo shooting, sullo sfondo la piramide di Djoser. Un servizio fotografico costato un arresto: la modella e il fotografo sono finiti in prigione, dove sono rimasti fino alla scarcerazione dietro pagamento di una cauzione di 500 sterline egiziane (circa 26 euro).
Le foto sono presto diventate virali, accompagnate da opinioni contrastanti tra chi si è espresso negativamente riguardo la vicenda e chi invece si è detto a favore dello shooting di Salma El-Shimy. La polemica però è ben più seria dei commenti sui social, perché questi scatti davanti la piramide di Djoser hanno chiamato in causa il Ministero delle Antichità dell’Egitto. Attualmente sono in corso delle indagini che dovrebbero stabilire il corso degli eventi: il fotografo Hossam Muhammed ha dichiarato che la modella ha pagato il personale del sito archeologico affinché potessero eseguire lo shooting per una durata di 15 minuti.
Salma El-Shimy è stata scarcerata appena il giorno dopo essere finita in prigione ma ora si trova alle prese con gli accertamenti del Ministero delle Antichità dell’Egitto e non solo: è stata citata in giudizio da un avvocato con l’accusa di aver offeso la storia egiziana. Con l’intento di richiamare alla memoria l’immagine delle regine d’Egitto, la modella ha posato in stile faraonico, indossando degli accessori e un abito bianco succinto e corto che metteva in risalto le sue forme abbondanti.
In passato Salma El-Shimy ha anche posato con abiti arabi, rappresentando la cultura del suo Paese con una certa forma di libertà, questa volta però mettendo in discussione il rispetto delle tradizioni radicate in Egitto.