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Mentre la variante Omicron continua a destare preoccupazione – anche se l’indice di trasmissibilità alto e la sintomatologia lieve potrebbero indicare un adattamento del virus all’essere umano, una “relazione pacifica insomma” – e con le festività natalizie ormai imminenti, in Italia entra in vigore il “Super Green Pass”, a partire da lunedì, 6 dicembre 2021, e fino al 15 gennaio 2022, con le relative nuove norme per l’accesso ai servizi come cinema, ristoranti, impianti sportivi e musei.
La nuova certificazione inserisce una discriminante tra chi è vaccinato o guarito dal Covid e chi ha effettuato un tampone molecolare, che è valido per 72 ore, o antigenico, valido per 48 ore. Da lunedì, inoltre, per accedere al trasporto pubblico locale e regionale, quindi metropolitane, autobus e treni, sarà necessario il Green Pass di qualunque “livello”, quindi sia quello ottenuto con vaccinazione che con tampone.
Per accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso, oltre che a impianti sportivi, discoteche e cerimonie pubbliche, invece, anche in Zona Bianca, sarà necessario il Super Green Pass. Per recarsi al lavoro sarà sufficiente il tampone, così come per gli ospiti degli alberghi, che potranno anche consumare pasti nei ristoranti all’interno della struttura. Gli ospiti potranno anche accedere a zone benessere e piscine degli alberghi solo con il Green Pass base.
Alla pubblicazione del nuovo decreto sulla Gazzetta Ufficiale, il 27 novembre, era sorta un po’ di confusione, visto che nel testo non erano stati menzionati i musei. Secondo una prima nota di Federculture, il Super Green Pass avrebbe dovuto essere obbligatorio per i musei anche in Zona Bianca. «Poiché il comunicato ufficiale di Federculture ci aveva confermato che anche i musei si sarebbero dovuti adeguare alle ultime disposizioni in materia di Covid, abbiamo già disdetto e rimborsato le prenotazioni da parte di chi non era in regola, anche dall’estero, ad esempio perché non era vaccinato ma aveva solo un tampone negativo», spiegava a Repubblica Evelina Christillin, Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, tra le istituzioni schierate in prima linea quando, nell’agosto 2021, fu introdotto per la prima volta il Green Pass tra i requisiti di accesso ai luoghi della cultura. «Si è poi appreso da fonti ufficiali del ministero per i Beni culturali che i musei sono esclusi dalle nuove direttive», ha continuato Christillin. A fare chiarezza, dunque, ci ha pensato una circolare del MIC – Ministero della Cultura.
Le nuove regole sul contenimento del contagio pandemico per i luoghi della cultura, in vigore da lunedì 6 dicembre, prevedono che nei musei, archivi e biblioteche, in zona bianca e in zona gialla, non è necessario il Super Green Pass. Si continuerà pertanto ad accedere con Green Pass, nel pieno rispetto delle norme e dell’obbligo di indossare la mascherina. Diverso il caso dei cinema, teatri e sale da concerto, che rimarranno aperti con capienza al 100%, dove l’ingresso sarà possibile solo con il super green pass. Bambine e bambini di età inferiore ai 12 anni continueranno ad avere accesso libero ai musei, ai cinema, ai teatri, alle sale da concerto e ai luoghi dello spettacolo.
Per le mascherine resta l’obbligo di tenerle al chiuso, ma sono molte le città che stanno tornando all’obbligo anche all’aperto per il periodo di Natale